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Il presidente dell'Austria parla alla nazione nei giorni della crisi di governo Il presidente dell'Austria parla alla nazione nei giorni della crisi di governo 

Ricomposta la crisi di governo in Austria

A meno di 24 ore dall'annuncio delle dimissioni di Kurz, l'Austria ha un nuovo cancelliere. I Verdi insieme con i conservatori del Partito popolare (Oevp) continueranno a comporre la coalizione di governo. Secondo il presidente Van der Bellen, il passo indietro di Kurz, che si dichiara innocente dalle accuse di corruzione, ha evitato danni al Paese

Fausta Speranza – Città del Vaticano

Alexander Schallenberg, ministro degli Esteri austriaco uscente, giura oggi come nuovo Cancelliere Federale dell’Austria. Schallenberg è stato proposto dallo stesso cancelliere uscente Sebastian Kurz che sabato 9 ottobre ha rassegnato le dimissioni. Tra il futuro cancelliere Schallenberg (OeVP) e i Verdi è stato raggiunto un accordo per continuare il governo di coalizione, dopo lo scandalo per corruzione che ha costretto alle dimissioni Kurz. In una dichiarazione congiunta, Schallenberg ed il leader dei Verdi Werner Kogler hanno confermato la loro volontà di continuare a lavorare insieme. Kogler ha definito la riunione positiva, sottolineando che "si apre un nuovo capitolo nella cooperazione" tra i due partiti. Nella dichiarazione congiunta si afferma che "i tanti progetti previsti, come la riforma fiscale ed il bilancio, andranno avanti come stabilito". In totale Kurz ha governato 1.167 giorni, diventando l'ottavo premier più  longevo dei quindici che si sono succeduti dal 1945, anno di inizio della Seconda Repubblica. Nel 2019 Kurz era stato subito rieletto dopo  la caduta del suo primo governo in seguito allo scandalo di corruzione che aveva travolto i suoi alleati dell'epoca, l'estrema destra del Partito della Libertà (Fpoe).

Evitato il voto di sfiducia

Dimettendosi  Kurz ha evitato il voto di sfiducia previsto per martedì. Anche se continua a definirsi innocente dalle accuse di corruzione, per cui è stata aperta un'indagine nei suoi confronti, ieri ha detto di aver deciso di farsi da parte per "il bene del Paese" e ha indicato Schallenberg come suo successore. I Verdi hanno accolto con favore la decisione, ritenendo la nomina del ministro degli Esteri un modo per salvare la coalizione.

Le parole del presidente

Schallenberg ha incontrato il presidente austriaco Alexander van der Bellen che ha ringraziato Kurz che con le sue dimissioni    "ha evitato danni al Paese". Il presidente austriaco ha anche riconosciuto che la fiducia dei cittadini nelle istituzioni è stata "ancora una volta profondamente scossa" e si è scusato con la nazione per "l'immagine che la politica ha dato" in questi giorni. Adesso - ha aggiunto - "il lavoro può andare avanti", indicando tra le priorità di cui occuparsi la pandemia, l'economia e l'ambiente.  -

La voce dell’opposizione

La leader socialdemocratica, Pamela Rendi-Wagner, all’opposizione  ha parlato dell’esistenza di un "sistema Kurz", con una sua permanenza di fatto al potere come "cancelliere fantasma", dopo aver guidato due governi negli ultimi quattro anni. Il politico 35enne, che in questi anni ha battuto tutti i record di precocità nella politica austriaca, diventando nell'ordine ilpiù giovane sottosegretario, ministro degli Esteri e cancelliere, resterà in Parlamento e alla guida dei Popolari austriaci.

Le accuse a Kurz

Secondo quanto riportato dalla stampa austriaca, a Sebastian Kurz sono state rivolte accuse di “infedeltà e corruzione” in un affare pubblicitario quando lui era ancora ministro degli Esteri (2016). Kurz e' stato indagato pochi giorni fa dalla Procura per gli affari e la corruzione austriaca (WKStA) a seguito di un'inchiesta che ha coinvolto persone a lui vicine sia nel partito della OeVP che in quello del Cancelliere. Tra i nodi del contendere una serie di sondaggi che pare siano stati finanziati con soldi dei contribuenti del mnistero delle Finanze tramite cambiali fittizie a beneficio di Kurz.

Nell’Unione Europea

Nel 1995 l’Austria è divenuta Paese membro dell'Unione Europea, ricoprendo   un ruolo molto attivo nella politica di stabilizzazione dell'Europa centro-orientale e candidandosi a svolgere una funzione di ponte tra Bruxelles e i Paesi della penisola balcanica allora scossi dalla disgregazione della Iugoslavia.

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11 ottobre 2021, 10:51