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Piazza Maggiore a Bologna Piazza Maggiore a Bologna 

"Il mondo è di tutti". Al via il festival francescano di Bologna

Sarà nel nome di don Giovanni Fornasini, martire vittima del nazismo, la tredicesima edizione della rassegna organizzata dal movimento francescano dell'Emilia Romagna. Tra i partecipanti il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e quello di Modena-Nonantola Erio Castellucci

Michele Raviart – Città del Vaticano

È dedicata a don Giovanni Fornasini, parroco di Sperticano ucciso in odio alla fede dai nazisti dopo la strage di Monte Sole il 13 ottobre 1944 e che sarà beatificato domenica prossima a Bologna, la tredicesima edizione del Festival Francescano, al via oggi nel capoluogo emiliano. Più di cento incontri a cui sarà possibile assistere in presenza a piazza Maggiore e online che avranno come filo conduttore il tema “il mondo è di tutti”.

Una presenza provvidenziale

Un accostamento, quello tra il sacerdote e il festival, che il direttore artistico padre Dino Dozzi, intervenuto questa mattina a “Radio Vaticana con voi”, definisce provvidenziale. Don Giovanni Fornasini, infatti, “ha incarnato questo programma. Il mondo è di tutti, soprattutto delle persone umili, dei poveri in difficoltà, le persone magari che noi tendiamo ad emarginare”. “È una figura straordinaria nella sua ordinarietà”, spiega padre Dozzi, “un sacerdote umile, non da prima pagina, non da eventi eccezionali, un prete di una parrocchietta delle colline bolognesi che durante l'ultima guerra aveva a disposizione solo la bicicletta, la sua bicicletta, e passava giorno e notte su questa, incurante dei rischi che correva - fu ammazzato di botte, ricordiamo. Ogni segnalazione che riceveva da persone, da famiglie in difficoltà per la morte di qualcuno, per le persecuzioni che ricevevano, lui partiva e c'era”. "La sua caratteristica era proprio questo suo dare quotidianamente la sua attenzione, la sua vita. incurante dei pericoli che correva, alla povera gente della montagna”.

Ascolta l'intervista integrale a padre Dino Dozzi

Gli eventi in programma

Tra gli incontri più importanti del festival francescano, c'è da segnalare quello tra il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, in dialogo con Cecilia Strada e il padre francescano Enzo Fortunato venerdì pomeriggio e quelli del giorno successivo con gli interventi dell’arcivescovo di Modena-Nonantola Erio Castellucci, padre Alex Zanotelli e don Luigi Ciotti. La giornata inaugurale sarà invece dedicata agli insegnanti perché, sottolinea ancora padre Dozzi, “riteniamo che creare un modello nuovo di economia, come richiesto anche da Papa Francesco in quella sua grande iniziativa rivolta ai giovani economisti che è stata Economy of Francesco, passa attraverso l'educazione e attraverso i giovani perché il futuro è affidato a loro”.

Testimonianze di vita

Parallelamente agli eventi principali ci saranno testimonianze di chi vive “diverse povertà” secondo formati definiti “fast conference” e “biblioteca vivente”. “Si tratta di un quarto d'ora, non di più, per presentare in modo rapido ma efficace delle esperienze virtuose”, spiega ancora padre Dino, “ci siamo accorti nella nostra storia sono importanti le idee e i valori presentati. Ma exempla traunt. Sono gli esempi concreti che trascinano”. Non mancheranno, poi, momenti di intrattenimento con gli attori Neri Marcorè, Max Paiella e Paolo Cevoli, mentre le attività per i bambini saranno gestite dalla “Città dello Zecchino d’oro”. I ricavati dei punti di ristoro saranno poi devoluti alla mensa dell’Antoniano di Bologna.

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23 settembre 2021, 13:42