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Lisa Zengarini - Città del Vaticano

Un no fermo ad 鈥渁zioni lesive della dignità umana e della tutela dei diritti fondamentali di migranti e rifugiati鈥�: lo dice il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati dell'America Latina e dei Caraibi (Jrs Lac),  in cui deplora le misure messe in atto dalle autorità della Colombia per impedire l鈥檌ngresso irregolare nel Paese dei migranti provenienti dal Venezuela. Deplorando, in particolare, 鈥渓鈥檜so eccessivo della forza鈥� da parte delle forze di sicurezza di Bogotà, il Jrs esorta il governo colombiano a 鈥渁ttuare le misure globali necessarie alla tutela della vita e dei diritti umani di tutte le persone, indipendentemente dalla loro nazionalità e dal loro status migratorio鈥�. Allo stesso modo, i gesuiti sottolineano 鈥渓a necessità di applicare i meccanismi di protezione dei diritti umani, ratificati dalla Colombia, con particolare attenzione alla garanzia di accesso al territorio e al meccanismo di determinazione dello status di rifugiato鈥�. In particolare, il Jrs ricorda la 鈥淒ichiarazione di Cartagena鈥�: elaborata nel 1984, essa estende la definizione di rifugiato alle persone in fuga dal loro patria perché 鈥渓a loro vita, la loro sicurezza o la loro libertà è minacciata da violenze generalizzate, un'aggressione straniera, un conflitto interno, massicce violazioni dei diritti umani o altre gravi turbative dell'ordine pubblico鈥�.

Una interazione naturale e storica da tutelare

鈥淟a frontiera colombiano-venezuelana è una frontiera viva 鈥� prosegue ancora la nota dei gesuiti 鈥� attraversata da una cultura condivisa鈥�. In base, dunque, al 鈥渞iconoscimento di questo tessuto che accomuna due nazioni鈥�, il Jrs esorta al 鈥渞ispetto e alla promozione di tali dinamiche, in una reciproca relazione tra gli Stati, al fine di proteggere questa interazioni naturale, culturale e storica che rappresenta l鈥檌dentità degli abitanti delle regioni di confine鈥�. Un ulteriore appello viene rivolto a 鈥渢utti gli uomini e le donne di frontiera鈥� affinché 鈥減romuovano una cultura dell鈥檕spitalità鈥�, di 鈥渃onvivenza e integrazione鈥�, superando le difficoltà e venendosi reciprocamente incontro 鈥渁ttraverso la riconciliazione e la pratica di una sana convivenza鈥�.

Secondo gli ultimi dati, gli immigrati venezuelani in Colombia sfiorano la cifra di 2 milioni, dei quali circa il 55 per cento è composto da migranti irregolari. A provocare l鈥檈sodo da Caracas, sin dal 2015, è stata la grave crisi politica, economica e sociale del Paese. Ma una volta giunti a Bogotà, i venezuelani rischiano di essere reclutati da gruppi armati o di finire a lavorare nelle coltivazioni illegali, subendo discriminazioni, violenze sessuali e prostituzione forzata. Spesso costretti a difficili condizioni di vita, senza accesso all鈥檃cqua e in scarse condizioni igienico-sanitarie, ora i migranti corrono ulteriori pericoli a causa della pandemia da Covid-19: come annunciato dal presidente colombiano Iván Duque, infatti, essi saranno vaccinati solo se in regola con la legge sull鈥檌mmigrazione.