In Congo, uccisi l'ambasciatore italiano e il carabiniere della scorta
Andrea De Angelis - Città del Vaticano
Era un tentativo di rapimento quello che si è verificato intorno alle 9 di oggi, lunedì 22 febbraio, nella Repubblica Democratica del Congo, costato la vita all’ambasciatore italiano Luca Attanasio, ad un carabiniere di trent’anni, Vittorio Iacovacci, e ad una terza persona, probabilmente l’autista del mezzo. A rivelare la matrice dell’agguato, compiuto da miliziani armati ancora ignoti, sono i ranger del Parco nazionale dei Virunga. A bordo del convoglio vi era anche il Capo Delegazione Ue.
Nessuna scorta
Il convoglio su cui viaggiava Attanasio viaggiava dalla città di Goma a Rutshuru, più a nord, per visitare una scuola del World Food Programme. La strada, rende noto il WFP in una nota, era considerata sicura e il gruppo non era scortato da caschi blu della missione Monusco presente nel Paese. L’attacco non è stato rivendicato e il governo di Kinshasa ha fatto sapere che “farà di tutto per scoprire chi c’è alla base dello spregevole omicidio”.
La conferma della Farnesina
La Farnesina ha confermato la drammatica notizia. "Immenso dolore" è stato espresso dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Unico diplomatico italiano a Kinshasa, l'ambasciatore Attanasio, era nato a Saronno, in provincia di Varese nel 1977 e si era laureato alla Bocconi in economia aziendale, entrando in diplomazia nel 2004. Esperienze a Berna, al consolato generale in Casablanca e poi Abuja, in Nigeria, era ambasciatore a Kinshasa dal settembre 2017.
Il cordoglio del presidente Mattarella
“La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo”, ha scritto in un messaggio al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. “Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà».
Il premio per la Pace
Milanese, 43 anni, lo scorso anno Attanasio aveva ricevuto il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace “per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli” e “per aver contribuito alla realizzazione di importanti progetti umanitari distinguendosi per l'altruismo, la dedizione e lo spirito di servizio a sostegno delle persone in difficoltà”. “Tutto ciò che noi in Italia diamo per scontato – raccontava l’ambasciatore – non lo è in Congo dove purtroppo ci sono ancora tanti problemi da risolvere”.
In una intervista del 2019 in occasione della , alla Farnesina, ai nostri microfoni (Ascolta l'intervista all'ambasciatore Attanasio) l'ambasciatore Luca Attanasio si soffermava sulla grave epidemia di ebola nel Congo ex Zaire dichiarata allora dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) una “emergenza di salute pubblica e di interesse internazionale”, non ancora sotto controllo.
Ultimo aggiornamento ore 15.20
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