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Forze speciali nel centro di Vienna Forze speciali nel centro di Vienna  

Attacchi coordinati nel centro di Vienna, è terrorismo

Unanime lo sconcerto e la condanna internazionale per l'attacco che ha interessato ieri sera il centro di Vienna: 4 i morti tra cui uno degli attentatori, mentre continua la ricerca del resto del commando armato. Sembra escluso che l'obiettivo sia stato la comunità ebraica nei pressi della cui sinagoga tutto è iniziato

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano 

Sparatorie simultanee e coordinate ieri sera in almeno 6 punti di Vienna: finora si contano 4 morti di cui tre civili e un attentatore, una decina le persone ferite. Ma la ricerca dei responsabili non è ancora terminata: la caccia all'uomo è ancora in corso. Si cercano gli altri membri del commando armato. Secondo il ministro dell'Interno Karl Nehammer, che da subito ha ipotizzato la matrice islamista, almeno uno degli aggressori era "un simpatizzante del gruppo di miliziani estremisti Stato Islamico''. Al momento ci sono 1.000 agenti di polizia dispiegati in città, e le indagini sono in pieno svolgimento. Il cancelliere Sebastian Kurz ha parlato di "ripugnante atto terroristico" preparato "in modo molto professionale". "E' il giorno piu' complicato per l'Austria da molti anni. La situazione - ha detto - e' molto, molto difficile". 

Una sinagoga, un ristorante giapponese e una banca alcuni dei luoghi interessati dall'attacco a partire dalle 20.00 circa. Secondo la ricostruzione della polizia e del sindaco di Vienna, Michael Ludwig, che ha chiuso alcune stazioni della metropolitana,  gli attentatori, "partendo dalla Seitenstettengasse nei pressi della sinagoga, hanno iniziato a sparare a caso nei vicini locali".  Da lì si sono spostati in altre zone del centro, lasciando una scia di sangue. 

La polizia ha chiesto a tutti i cittadini a rimanere a casa e di evitare il centro città e di non condividere video né foto sui social network, indicando invece una apposita piattaforma in cui eventuali testimoni possono caricare materiale mettendolo a disposizione delle autorità. Intanto la Repubblica Ceca ha avviato controlli alla frontiera mentre tra posti di blocco e  forze speciali dell'esercito, tutti gli edifici pubblici sono stati posti sotto sorveglianza.

Stando alle notizie raccolte finora, la sinagoga non sembrerebe essere stato l'obiettivo dell'attacco, come avrebbe confermato anche il capo della comunità ebraica della capitale austriaca, Oskar Deutsch, spiegando che spari sono avvenuti nella strada in cui si trova la "principale sinagoga di Vienna, che al momento però era chiusa". I testimoni parlano di raffiche di spari e dell'uso di armi automatiche. 

Unanime lo sconcerto e la condanna internazionale. "Scioccato e commosso" si dice su twitter l'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Ue Josep Borrell: "un atto vile di violenza e odio. Il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie e ai cittadini di Vienna. Siamo al vostro fianco". "Non c'è spazio per l'odio e la violenza nella nostra casa comune europea. Vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti" Così invece ha twittato il premier italiano Giuseppe Conte. Anche il leader dell'Eliseo Emmanuel Macron ha twittato: "Noi francesi condividiamo lo choc e il dolore del popolo austriaco colpito stasera da un attentato nel cuore della sua capitale, Vienna. Dopo la Francia, è un Paese amico ad essere attaccato. E' la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo". Reazioni arrivano anche dai contendenti alla Casa Bianca: "dobbiamo stare uniti contro l'odio e la violenza" twitta Joe Biden, e Donald Trump rimarca "questi attacchi malvagi contro persone innocenti devono cessare. Gli Stati Uniti sono a fianco di Austria, Francia e di tutta Europa nella lotta contro i terroristi".

Ultimo aggiornamento 3.11.2020 ore 6.40

 

 

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02 novembre 2020, 23:18