Afghanistan: scontri tra governo e talebani. 12 bambini uccisi in una moschea
Michele Raviart – Città del Vaticano
Si continua a combattere in Afghanistan dove da oltre dieci giorni è in corso un’offensiva tra forze governative e talebani. Almeno 35 mila gli sfollati a causa dei combattimenti, principalmente nella regione dell’Helmand e non mancano le vittime. Ieri uno degli episodi più gravi, con 12 bambini morti e altri 14 feriti durante un raid governativo, questa volta nella provincia settentrionale di Takhar. Secondo funzionari locali l’attacco sarebbe avvenuto mentre i ragazzi erano impegnati a studiare il Corano, ha riferito un portavoce della polizia provinciale della zona.
L'allarme di Emergency
“La situazione è abbastanza fluida, nel senso che ci sono stati intensi combattimenti la settimana scorsa, poi c’è stato qualche giorno di calma e nelle ultime 24/48 ore sono ricominciati forti combattimenti”, spiega a Pope Emanuele Nannini, responsabile dell’area emergenza di Emergency, ong che dal 2004 nell’Helmand, a Lashkar-gah ha l’unico ospedale attrezzato per la chirurgia delle ferite da guerra.
I pericoli per l'ospedale
50 i pazienti arrivati negli ultimi giorni, riferisce Emergency in un comunicato, con i combattimenti che sono arrivati a cinque chilometri dall’ospedale. “Il nostro staff sente frequentemente esplosioni e ieri c’è stata un’autobomba”, riferisce Nannini, tornato da pochi giorni dall’Afghanistan. “Le strutture fanno fatica a rispondere ai bisogni e l’afflusso di pazienti è stato molto costante”, spiega, sottolineando come il timore che l’edificio venga coinvolto dagli scontri ha fatto sì che l’ospedale di Lashkar-Gah sia l’unico di Emergency ad avere un bunker – anche se fortunatamente non è mai stato utilizzato.
Una pace ancora lontana
Le offensive di questi giorni avvengono mentre sono ancora formalmente in corso i colloqui di pace in Qatar tra governo e talebani, sotto la supervisione degli Stati Uniti e in questo momento in una situazione di stallo per questioni procedurali. “Purtroppo il livello di violenza è veramente senza precedenti”, spiega ancora Nannini. “Questo conflitto che si porta avanti da quasi quarant’anni fa sì che la violenza sia diventata un elemento trasversale in tutta la società”.
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