蜜桃交友

Marco Guerra 鈥� Città del Vaticano

Se il governo non metterà in campo sostegni adeguati non ci sarà futuro per i 13mila istituti paritari italiani, i circa 180mila dipendenti che vi lavorano e i 900mila studenti che li frequentano. L鈥檃llarme è stato di nuovo lanciato giovedì davanti a Montecitorio con un flesh mob organizzato nella cornice della campagna #LiberiDiEducare, animata da insegnanti, dirigenti scolastici, genitori e alunni delle scuole paritarie italiane.

Chiesto aumento dei fondi nel Decreto rilancio

Sulla piazza antistante la Camera dei Deputati è stata posta una fila di zainetti rosa a simboleggiare la concreata possibilità che centinaia di migliaia di alunni possano rimanere senza la garanzia del diritto allo studio e alla libertà educativa dal prossimo settembre. Le Conferenze dei religiosi e delle religiose in Italia, Cism e Usmi; le associazioni dei genitori, Age e Agesc; i gruppi pro family italiani 'Non si tocca la Famiglia', 'Pro Vita e Famiglia' e 'Family Day' hanno ribadito la richiesta di prevedere un aumento degli attuali 150milioni di euro, stanziati per le paritarie nel decreto rilancio.

Serve un miliardo

Gli organizzatori della manifestazione stimano che serve un miliardo di euro di investimenti, da realizzare tramite detrazione di imposta sulle rette e un fondo per il comparto 0-6 anni, 鈥渃he non sarebbero soldi a fondo perduto, ma investimenti a vantaggio di tutti. Chi sceglie una scuola paritaria garantisce allo stato un risparmio di aule e personale".

La trattativa parlamentare

La partita sembra ancora aperta nelle aule parlamentari e le realtà della scuola paritaria confidano nell鈥檌mpegno riconfermato ieri in piazza dai tanti parlamentari di tutti gli schieramenti intervenuti al flash mo - molti dei quali appartenenti alla Commissione bilancio che decide sugli stanziamenti - per dare risposte adeguate al fine di evitare che 鈥渧enga tagliata una gamba fondamentale del sistema formativo italiano鈥�. Il confronto più serrato si è aperto dentro la maggioranza di governo, dove è in atto una trattativa per superate le resistenze del Movimento 5 Stelle.

Paritarie escluse da fondi Ue

Intanto, mentre prosegue il confronto parlamentare, dal Ministero dell鈥橧struzione arriva la notizia che i 29 milioni di risorse europee per istituire smart class alle superiori - ovvero la fornitura di dispositivi elettronici per l鈥檈-learning - sono destinati esclusivamente alle scuole statali. In questo modo vengono esclusi i 110mila studenti delle paritarie di secondo grado, sebbene l鈥檃vviso pubblicato sul sito ministeriale affermI di voler 鈥済arantire pari opportunità e il diritto allo studio鈥�.

Senza scuola le donne rinunciano al lavoro

Al tal proposito, suor Anna Monia Alfieri, rappresentate nazionale di Cism e Usmi, ha ricordato che secondo la legge 62 del 2000, il sistema nazionale di istruzione è composto sia dalla scuole statali che dalle paritarie ed entrambe svolgono un servizio pubblico. La religiosa, intervenuta alla manifestazione, ha spiegato che avere il 30% per cento delle paritarie a rischio chiusura significa lasciare in strada 300mila alunni e che perdere questo comparto allo Stato costerebbe 2,4 miliardi di euro. 鈥淚l governo sa bene che, soprattutto in tempi di Covid, le 40mila scuole statali non possono accogliere l鈥檜tenza delle 13mila scuole paritarie鈥�, ha chiarito suor Monia che poi ha messo a fuoco anche diversi rischi sociali: 鈥渘on ripartire con la scuola significa consegnare i ragazzi del sud alla mafia e alla camorra e se non riparte il comparto 0-6 anni significa costringere le donne delle aeree più svantaggiate a rinunciare al lavoro e all鈥檈mancipazione鈥�.

La questione dei costi standard

鈥淚l governo si è dimostrato sensibile ma se non trova un accordo dovrà rendere conto di un grande disastro economico e sociale鈥� ha proseguito la religiosa ricordando fra l鈥檃ltro che in molte realtà territoriali manca proprio la scuola statale. Infine suor Monia ha messo in luce il contributo garantito dal pluralismo educativo: 鈥淓鈥� ampiamente dimostrato in tutta Europa che una sana concorrenza delle scuole, sotto lo sguardo garante dello Stato, alza il livello di qualità di tutto il sistema dell鈥檌struzione鈥�. 鈥淧er questo motivo 鈥� conclude 鈥� attiviamo i costi standard; un allievo costa 5500 euro l鈥檃nno ma lo Stato ne destina 8500 alle statali e 500 alle paritarie per ogni alunno. Dia la quota capitale alle famiglie e faccia scegliere a loro in quali istituti mandare i figli鈥�.

Paritarie eccellenza del sistema

Davanti a Montecitorio erano presenti anche numerosi insegnati che hanno voluto testimoniare il servizio di qualità offerto dalle paritarie. Così, Renato Imbriani insegnate di religione a Termoli: 鈥淚l governo deve capire che la scuola paritaria è scuola pubblica. Durante il lockdown, come insegnati abbiamo fatto tutto il possibile per seguire gli studenti e abbiamo attivato immediatamente la didattica a distanza. Il nostro mondo della scuola ha lavato tre volte tanto rispetto ai normali standard鈥�. 鈥淟a scuola statale non può sostenere il peso della nostra utenza - ha proseguito - a livello infrastrutturale siamo già in una situazione di grande criticità鈥�.