Microcredito, le diocesi italiane in aiuto a poveri e piccole imprese
Alessandro Guarasci - Città del Vaticano
Il microcredito per creare lavoro e aiutare le famiglie in difficoltà. E’ uno spaccato variegato quello che emerge da XIII rapporto su questo tema, presentato oggi a Roma e promosso da Federcasse, Confcooperative e col contributo di Fondosviluppo. Grazie al lavoro di 139 organizzazioni, nel 2018 hanno ricevuto prestiti 12.359 soggetti per un ammontare complessivo di oltre 186 milioni di euro.
Diocesi e credito cooperativo per far crescere i territori
Gli enti religiosi (la Cei, la Caritas, le diocesi) sono in prima fila tra gli enti promotori che si fanno carico delle varie iniziative. E altri soggetti importanti sotto questo profilo sono gli enti del mondo bancario, soprattutto quelli del credito cooperativo. A beneficare dei prestiti sono soprattutto famiglie o singoli che per vari motivi attraversano momenti di difficoltà, ma anche tanti piccoli imprenditori che cercano finanziamenti per lo sviluppo dei territori. La quota maggiore dei programmi (58 su 139) offre prestiti fino a 25 mila euro, al secondo posto la fascia bassa, fino a 5 mila euro. Il tasso dei mancati rimbosi è molto basso, solo il 16%. Per Sergio Gatti direttore di Federcasse, questi progetti contribuiscono alla resilienza del Paese per uscire dalla crisi. “Da una parte l’emergenza sociale: pagare le bollette, un affitto, le spese mediche - dice - Dall’altra parte il microcedito che tenta di confermare i posti di lavoro e crearne di nuoviâ€.
La Caritas per fronteggiare l'emergenza sociale e l'usura
Dalle diocesi sono arrivate risposte concrete per lottare contro le tante situazioni di emergenza che riguardano il Paese. Ad esempio, la Caritas della diocesi di Latina-Sezze-Priverno e la Banca di Credito Cooperativo dell’Agro Pontino hanno avviato un progetto per aiutare le persone sole in situazioni di disagio sociale. E poi tante fondazioni Antisura legate alla Cei che, sui territori, hanno attivato aiuti concreti per quei soggetti che sono appunto a rischio usura. “Il sistema della Chiesa è tra i protagonisti, soprattutto per il microcredito sociale. Un impegno che cresce col tempo e omogeneo su tutto il territorioâ€, dice Carlo Borgomeo, tra i curatori e promotori del rapporto.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui