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Andrea De Angelis - Città del Vaticano

Il concetto di ecologia integrale è centrale nell鈥檈nciclica Laudato si鈥� e, più in generale, nel pontificato di Francesco. La cura del Creato, di quella 鈥渃asa comune鈥� alla quale più volte il Santo Padre e la Chiesa hanno rivolto la loro attenzione, è un dovere per ogni cristiano. Alla vigilia dell鈥檌mportante appuntamento della Cop 25 di Madrid, nel quale verrà ancora una volta evidenziato come il pianeta si trovi dinanzi ad un bivio, chiamato a rispondere cioè entro i prossimi trent鈥檃nni a delle problematiche ambientali ormai improrogabili, anche la Chiesa si presenta come un attore protagonista del necessario cambiamento non solo di prospettiva, ma di stile di vita. Nell鈥檃uspicio, più volte manifestato, che si arrivi a delle decisioni politiche rapide e concrete. L鈥檕biettivo principale della Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite, che avrà inizio lunedì 2 dicembre, è ridurre a zero le emissioni nel 2050.

I vertici mondiali sull鈥檃mbiente hanno deluso le aspettative

尝鈥檈苍肠颈肠濒颈肠补 Laudato si鈥� compirà 5 anni il prossimo mese di maggio. In questi anni ha generato una serie di eventi, convegni, seminari non solo in Vaticano, ma in numerosi Paesi del mondo. Un'enciclica in grado dunque di scuotere le coscienze e di porre l鈥檜omo dinanzi alla realtà di questo secolo che lo vede potenzialmente in grado di compromettere il futuro del pianeta Terra e dunque dell鈥檜manità. Un testo, quello di Papa Francesco, dove non mancano i giudizi negativi circa quello che è stato fatto fino ad ora per la salvaguardia del Creato. 

Il Santo Padre nel quinto capitolo della Laudato si鈥� chiama in causa la politica internazionale e non risparmia un giudizio severo sui vertici mondiali relativi all鈥檃mbiente che, negli ultimi anni, 鈥渘on hanno risposto alle aspettative鈥� per una 鈥渕ancanza di decisione politica鈥�. Certo, spiega, 鈥渓a Chiesa non pretende di definire le questioni scientifiche, né di sostituirsi alla politica鈥�, ma l鈥檈sortazione è comunque 鈥渁d un dibattito onesto e trasparente, perché le necessità o le ideologie non ledano il bene comune鈥�. Il dialogo è ineludibile tra economia e politica, sottolinea il Papa, affinché 鈥渟i pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana鈥�.

鈥淩ecepire di più la Laudato si鈥�, anche nella pastorale鈥�

La Laudato si鈥� è più volte richiamata da monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e presidente della Commissione episcopale italiana per l'ecumenismo e il dialogo, nell鈥檌ntervista concessaci alla vigilia dell'inizio della Cop 25 di Madrid. 鈥淟鈥檋o detto anche al Sinodo sull鈥橝mazzonia: sostengo che la Laudato si鈥� sia stata recepita troppo poco nella nostra vita quotidiana e nella nostra pastorale, come se noi avessimo la pastorale e poi - evidenzia il presule - ci fossero altri problemi. Ma anche questa è pastorale. Lo sguardo di Gesù era uno sguardo sulla vita, sul mondo, sugli esseri viventi, su tutto. Il nostro sguardo - aggiunge - spesso è uno sguardo limitato鈥�. Per monsignor Spreafico, l鈥檌mportanza dell鈥檃ppuntamento di Madrid è enorme e, sottolinea nell鈥檌ntervista, va compreso come le scelte da fare siano su scala mondiale. Questo problema ambientale mostra cioè 鈥渃ome noi siamo tutti connessi, come dice Papa Francesco nella Laudato si鈥�. Noi siamo una connessione di esseri viventi鈥�.

L鈥檃ttesa per la Cop 25

L鈥檃ppuntamento del Climate Action Summit di settembre è stato organizzato su iniziativa del segretario generale dell鈥橭nu per attirare l鈥檃ttenzione della comunità internazionale sull鈥檈mergenza climatica e per accelerare le misure miranti a invertire gli effetti del cambiamento climatico. Propedeutico, dunque, a questo della Cop 25, che inizialmente si sarebbe dovuto tenere in Cile, Paese alle prese però con forti tensioni sociali e conseguenti disordini ormai da diverse settimane, da qui la scelta di Madrid. Le aspettative sono molte, ma la storia dei precedenti vertici mondiali, come detto, frena facili entusiasmi. Prudenza dunque, ma anche rigore dinanzi ad un鈥檈mergenza di cui la comunità internazionale ha e deve prendere sempre più coscienza. Si pensi, in questo senso, alla recentissima Risoluzione del Parlamento europeo del 28 novembre 2019, nel quale Strasburgo ha dichiarato appunto, nero su bianco, 鈥渦n鈥檈mergenza climatica e ambientale鈥�.