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"Insieme per l'Europa": cristiani di diverse Chiese per l'unità del Continente

L'iniziativa "Insieme per l'Europa" sta dando frutti, ma guarda avanti disegnando prospettive future. A vent'anni dalla nascita dell'iniziativa ecumenica, rappresentanti della rete europea tornano nei luoghi di origine, Ottmaring e Augsburg, in Germania. In un Continente minacciato da germi di divisione, l'idea del "mettersi insieme" tra cristiani appare oggi ancora più attuale

Adriana Masotti - Città del Vaticano

L’iniziativa “Insieme per l’Europa” è oggi una rete di oltre 300 Movimenti e Comunità di tutta l’Europa. Coinvolge cristiani evangelici, cattolici, anglicani, ortodossi e membri di altre Chiese. Nodi di questa rete sono gli "Amici", duecento persone appartenenti a circa 70 di queste aggregazioni ecclesiali, che costantemente lavorano per alimentare la comunione fra loro e prendere decisioni su eventuali iniziative comuni. Lo scopo è approfondire le sfide del Vecchio Continente, far fruttare i propri carismi per il bene di tutti, favorire il dialogo tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest.

Alla base il patto di amore scambievole 

Tutto è cominciato 20 anni fa quando il 31 ottobre 1999, in occasione della storica firma della “Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione”, arrivano ad Augsburg, dall’Italia e dalla Germania, cattolici ed evangelici responsabili di diverse organizzazioni. Nel pomeriggio dello stesso giorno s'incontrano nel vicino Centro ecumenico di Ottmaring, del Movimento dei Focolari, sperimentando una comunione così profonda tra loro da avvertire l’impulso di iniziare un cammino insieme. Il desiderio di tutti è tradurre quello storico documento in vita, in risposte concrete alle sfide di un Continente in crisi, risposte basate sulla riconciliazione e l’amore evangelico. Ma quale contruibuto può offrire all’Europa questa iniziativa. "Io penso - afferma ai nostri microfoni l'ungherese Ilona Tóth del Comitato di orientamento di “Insieme per l’Europa" -  che in qualche modo sia questa cultura dell’insieme, questa mistica del “noi” di cui parla anche Papa Francesco, ma non solo: l'abbiamo visto realizzarsi anche a Lund, tra le varie Chiese, o se seguiamo i passi con l’ortodossia. Vediamo che in un certo senso tutto il mondo si muove un po’ l’uno verso l’altro. Allora, in "Insieme per l'Europa" troviamo un laboratorio. Come diceva anche lo stesso Santo Padre, “Insieme per l’Europa” è una forza di coesione, che mette insieme anche per tradurre i valori base del cristianesimo in risposta per il nostro Continente. Questo laboratorio quindi non è solo per sé, ma proprio per l’Europa, per il mondo.

Ascolta l'intervista a Ilona Tóth

Il dialogo in Europa tra l'est e l'ovest 

La caduta del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989, è una data importante per "Insieme per l'Europa", ha aperto le porte ad uno scambio tra i popoli prima impossibile.  "E’ vero anche che i muri magari sono caduti, ma i muri virtuali sono rimasti - dice Ilona Tóth -, perché le differenze storiche, culturali ci sono ancora, si sentono nei rapporti e ci sono ancora porte chiuse da aprire. Allora, noi sperimentiamo che così, tra cristiani, tra noi, con l’amore scambievole diventiamo una piattaforma anche di dialogo tra i popoli, come abbiamo sperimentato anche a Praga. Quando l’anno scorso eravamo lì, più di 20 Paesi, più di 40 Movimenti, ascoltando la storia del popolo ceco, noi in questo scambio di esperienze abbiamo sperimentato che diventiamo in qualche modo più europei: mentre rimaniamo cechi o slovacchi o ungheresi o italiani o tedeschi, diventiamo anche europei. E’ questa secondo me la soluzione, la reciproca conoscenza".

L'incontro del 7 - 9 novembre

Per celebrare l’anniversario del momento fondativo, gli "Amici" di "Insieme per l'Europa" tornano a Ottmaring e ad Augsburg per tre giorni di riflessione e di lancio di nuovi progetti. All’iniziativa, da domani al 9 novembre prossimi, parteciperanno, tra gli altri, il vescovo dott. Christian Krause, già presidente della Federazione Mondiale Luterana e cofirmatario della Dichiarazione e Pavel Fischer, senatore della Repubblica Ceca, che offrirà uno sguardo sull’Europa “30 anni senza cortina di ferro”. La Chiesa di Sant’Anna, nel cuore di Augsburg, riunirà la sera del 9 novembre, tutti i partecipanti per pregare per l’Europa, a cui seguirà una marcia per celebrare il 30.esimo anniversario della caduta del muro di Berlino. Ilona Tóth sottolinea: "Questo incontro mette insieme le Chiese, i cristiani con la città, con la politica, perché sentiamo quanto c’è bisogno di tradurre la religiosità, la nostra cristianità in cultura oggi, in Europa".

“Insieme per l’Europa” dal 2000 ad oggi

Le date più significative di un cammino in crescita a cominciare dal 2000. A marzo di quell'anno a Rothenburg, in Germania, il vescovo luterano Ulrich Wilckens e Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, parlano della divisione dei cristiani come causa dell’ateismo e dell’amore scambievole come via dell’unità. Ne segue la richiesta reciproca di perdono per i torti del passato,  tra i cristiani presenti a nome delle proprie Chiese o Movimenti. L‘8 dicembre del 2001 s'incontrano a Monaco di Baviera 800 responsabili di Movimenti e Comunità di diverse Chiese nella chiesa evangelica di S. Matteo. Tra loro stringono un patto di amore scambievole che diviene la base di "Insieme per l'Europa".  Siamo al 2002: per conoscere meglio qualche Movimento cattolico, alcuni evangelici si mettono in viaggio per Roma. Durante questi incontri, nasce l’idea di dare visibilità all'esperienza di fratellanza vissuta nel continente. Nel giugno 2003, rappresentanti della Germania e dell’Italia si incontrano a Berlino per dare concretezza all’idea e decidono di invitare membri di Movimenti e Comunità di diverse Chiese europee ad un grande incontro a Stoccarda in Germania. Sarà la prima manifestazione di "Insieme per l’Europa" a cui seguiranno altre ancora a Stoccarda (2007) , a Bruxelles (2012) e a Monaco (2016) .

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06 novembre 2019, 14:46