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Giornata mondiale dei poveri. Caritas Italia: mezzogiorno e giovani i pi¨´ svantaggiati

Povert¨¤ ed esclusione sociale al centro dello studio presentato oggi dalla Caritas italiano a Firenze: in luce aspetti e tendenze contrastanti che separano ancora il nord e il sud del paese e che segnano la popolazione pi¨´ giovane e gli stranieri

Chiara Colotti ¨C Città del Vaticano

Nell¡¯ambito del Festival dell¡¯economia civile, e in occasione della , Caritas Italiana ha presentato i risultati emersi dal report su povertà ed esclusione sociale. Una vera e propria bussola che consente di orientarsi nel fenomeno intricato e complesso della povertà. L¡¯edizione di quest¡¯anno, oltre ai dati degli oltre 3.300 Centri di Ascolto Caritas, è arricchita da un focus sulla relazione tra ambiente, degrado, povertà e giustizia sociale.

Povertà in numeri

I dati Istat parlano chiaro, ¡°ci dicono che oggi in Italia 1 milione e 800mila famiglie vivono in uno stato di povertà assoluta¡±, spiega Federica De Lauso dell¡¯ufficio studi che ha curato il rapporto. Un dato allarmante che mette in luce un aumento del 181% nel numero dei poveri. Ma quali sono le categorie maggiormente svantaggiate? ¡°Sicuramente tra queste - commenta De Lauso - gli abitanti del Mezzogiorno¡±. Seguiti dalle famiglie di stranieri, dai nuclei numerosi con figli minori, quelli con disoccupati o il cui capofamiglia non possiede alcun titolo di studio.

Ascolta l'intervista a Federica De Lauso

Nuovi fenomeni all¡¯orizzonte

Accanto ai working poor come nuova categoria di poveri, vi sono i giovani. ¡°Negli ultimi cinque anni - evidenzia De Lauso ¨C la povertà si è contraddistinta per la tendenza ad aumentare con il diminuire dell¡¯età, decretando i minori e gli under 34 come i più svantaggiati¡±. Il dato della povertà minorile e giovanile è un vero e proprio campanello d¡¯allarme, in quanto condizioni di partenza svantaggiate ¡°influenzeranno inevitabilmente¡± il futuro delle nuove generazioni in termini di reddito, ricchezza ed istruzione. Questo risulta ancora più preoccupante, considerando che il Bel Paese è caratterizzato da livelli bassissimi di mobilità sociale. ¡°Un evidente segnale di disuguaglianza e di ingiustizia sociale¡±, commenta la portavoce.

Chi bussa alle porte di Caritas Italiana?

¡°Caritas ¨C prosegue De Lauso - ha incontrato 195mila persone, circa il 10% delle famiglie in povertà assoluta stimate dall¡¯Istat¡±. Al Nord e al Centro, per oltre il 60% sono di cittadinanza straniera, mentre al Sud circa i 2/3 sono italiani. ¡°Oggi a chiedere aiuto sono sia uomini che donne, a differenza del passato quando erano maggiormente le donne a farsi portavoce delle fragilità vissute dal nucleo famigliare¡±, precisa De Lauso. ¡°I dati dei Centri di Ascolto oltre a dimostrare una forte connessione tra povertà e istruzione, denotano anche una correlazione tra i livelli di scolarità e la cronicità della povertࡱ, sottolinea. In altre parole, coloro che hanno un titolo di studio basso o medio-basso corrono maggiormente il rischio di vivere una situazione di povertà più a lungo e in modo più persistente.

Fragilità e risposte

Prevale la fragilità economica che coincide spesso con l¡¯assenza di un reddito o con un reddito insufficiente. Seguono poi i problemi occupazionali e quelli abitativi, a cui si aggiungono le fragilità famigliari e la vulnerabilità dovuta allo stato di salute. ¡°Spesso la presenza contemporanea di più fragilità di diversa natura complica i percorsi di accompagnamento e di presa in carico¡±, sottolinea De Lauso. Caritas è in prima linea nel rispondere a queste fragilità, offrendo beni e servizi materiali, sussidi economici, interventi di tipo sanitario insieme ad attività di ascolto e di accompagnamento.

[ Se noi ci accostiamo alla natura e all¡¯ambiente senza questa apertura allo stupore e alla meraviglia, se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati. (Papa Francesco, Enciclica Laudato si') ]

Verso un¡¯ecologia integrale

Lo Studio rivela anche alcune anticipazioni dell¡¯indagine congiunta di Caritas e Legambiente sul rapporto tra disagio sociale e degrado ambientale. La ricerca, che si concluderà nel 2020, si inserisce infatti nell¡¯orizzonte dell¡¯ecologia integrale in cui i diritti della natura sono in perfetta armonia con i diritti dell¡¯uomo. Un focus, questo, sul connubio profondo tra ecologia e sviluppo umano integrale, una delle colonne portanti del pontificato di Francesco.
 

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16 novembre 2019, 11:00