ҽ

Medici con l'Africa Cuamm in un ospedale locale Medici con l'Africa Cuamm in un ospedale locale

Medici con l’Africa Cuamm: la salute degli adolescenti come motore di sviluppo

Oggi, in occasione dell’Assemblea Generale dell’Onu, si tiene al Rockefeller Center di New York l’evento “Copertura sanitaria universale: salute e benessere degli adolescenti, sfide ed esempi virtuosi”

Chiara Colotti – Città del Vaticano

In collaborazione con la Rappresentanza permanente dell’Italia alle Nazioni Unite, Medici con l'Africa Cuamm ha organizzato una tavola rotonda che riunisce funzionari governativi, rappresentanti della cooperazione internazionale, del mondo no profit e del settore privato. Un’occasione di dialogo e confronto per richiamare l’attenzione sulla salute degli adolescenti come motore di sviluppo per l’intero continente africano.

Puntare sugli adolescenti

“Noi crediamo che la salute degli adolescenti sia la chiave”, spiega a Pope Andrea Atzori, responsabile delle relazioni internazionali di Medici con l’Africa Cuamm. I giovani sono una vera e propria opportunità per il continente, tuttavia rappresentano un gruppo vulnerabile, avendo accesso limitato ai servizi sanitari e mostrando indicatori di salute allarmanti. Per questo, precisa, “garantire loro uno sviluppo sano e il diritto all’istruzione significa cambiare le dinamiche del continente, in quanto sono la futura forza lavoro”.

Ascolta l'intervista a Andrea Atzori

L’impegno di Medici con l’Africa Cuamm

“Da sempre siamo attivi nel continente africano per tutelare la salute di donne e bambini”, prosegue Atzori. Oggi, tuttavia, l’organizzazione non governativa richiama con forza l’attenzione sugli adolescenti, una fascia a rischio di contrarre alcune patologie, come l’Aids, e di soffrire di malattie croniche, tra cui diabete e ipertensione. Medici con l’Africa Cuamm sostiene attivamente la politica della copertura sanitaria universale, realizzando interventi rivolti a garantire l’accesso ai servizi sanitari e promuovendo stili di vita sani all’interno delle comunità.

Una triplice sfida

Nei Paesi africani, gli interventi su donne, bambini e adolescenti incontrano tre sfide principali. Prima di tutto, è fondamentale riuscire a coinvolgere le comunità locali sostenendo la richiesta di assistenza sanitaria. È necessario, inoltre, garantire l’accesso ai servizi sanitari stessi, spesso distanti e costosi da raggiungere. Infine, gli operatori sanitari devono garantire un servizio di qualità che possa essere al tempo stesso efficace ed efficiente. A tutto ciò, si aggiungono poi difficoltà di carattere strutturale legate alla situazione specifica di ciascun Paese: “la Sierra Leone, per esempio, deve affrontare una carenza cronica di medici, mentre il Sud Sudan è molto fragile a livello di prestazione sanitaria”, riferisce Atzori.

Il supporto di Papa Francesco

“La salute, soprattutto quella di base, è di fatto negata – negata! – in diverse parti del mondo e in molte regioni dell’Africa”, ha affermato Papa Francesco in occasione dell' a Medici con l'Africa Cuamm, il 7 maggio del 2016. “Il supporto e le parole di Papa Francesco sono per noi fondamentali. L’impossibilità di accedere ai servizi sanitari è l’ingiustizia quotidiana che le persone sono costrette a subire in Africa”, conclude Atzori.

“Per favorire processi di sviluppo autentici e duraturi sono necessari tempi lunghi, nella logica del seminare con fiducia e attendere con pazienza i frutti. (Papa Francesco)”

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

26 settembre 2019, 14:26