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Il dialogo come prevenzione al suicidio

Oggi ricorre la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio. Telefono Amico Italia lancia una campagna di sensibilizzazione in diverse città italiane, tra cui Roma e Milano

Eugenio Serra e Chiara Colotti – Città del Vaticano

In occasione dell'odierna Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, promossa dal 1999 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Telefono Amico Italia propone l’iniziativa “Ad ogni ostacolo Telefono Amico sempre in linea”. Oggi, sarà possibile parlare con i volontari del Servizio d'ascolto che da anni offre a chiunque la possibilità di esprimere la propria sofferenza in modo anonimo e confidenziale.

Suicidio: seconda causa di morte tra i giovani

I suicidi sono la seconda causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni di tutto il mondo. Lo riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l'agenzia speciale dell’Onu per la salute. Nello specifico, in Italia, ogni anno si registrano 4000 suicidi, come riferisce l’Istat, e oltre il 5% sono compiuti da ragazzi sotto i 24 anni. Gli ultimi dati disponibili riportati dall’Istituto Nazionale di Statistica, indicano che nel Bel Paese il numero delle persone che si tolgono la vita è in calo: dal 1995 al 2017 il tasso dei decessi, in tutte le fasce d’età, si è ridotto del 14%. A fronte di questa diminuzione, aumentano tra gli adolescenti, però, i casi di autolesionismo.

Telefono Amico 

E' il primo servizio di emergenza e di aiuto telefonico contro la solitudine che nasce in Italia nel 1967. Oggi conta 20 centri e 500 volontari che operano su tutto il territorio nazionale. A Pope l’intervista a Cristina Rigon vicepresidente Telefono Amico Italia

Ascolta l'intervista a Cristina Rigon

Perché avete sentito la necessità di creare Telefono Amico Italia?

R. – Telefono Amico Italia è nato circa 50 anni fa per rispondere ai disagi, alle difficoltà delle persone che si trovavano in uno stato di malessere emotivo. Molto spesso non è possibile né facile, neanche 50 anni fa lo era, rivolgersi a realtà più strutturate con psicologi e psicoterapeuti. È nato, quindi, per rispondere alle richieste di aiuto delle persone.

In riferimento alla volontà di una persona di togliersi la vita, ci sono segnali che un familiare può cogliere o sono troppo difficili da riconoscere?

R. – Il suicidio è un fenomeno estremamente complesso, tanto è vero che molto spesso nemmeno gli psichiatri riescono a spiegarne le ragioni. Non sempre chi si toglie la vita lascia un messaggio che spieghi il motivo del gesto. Tra le cause ci può essere una malattia psichiatrica ma molti sono i casi in cui, soprattutto per quanto riguarda adolescenti e giovani, i familiari non si accorgono - o viene loro nascosto - di quanto il male di vivere sia così pesante per i propri figli.

In cosa consiste l'iniziativa che Telefono Amico ha organizzato per questa Giornata nazionale?

R. – “Ad ogni ostacolo Telefono Amico sempre in linea” è una street action. In diverse città italiane ci saranno installazioni per ricordare alle persone che nella vita ci possono essere degli ostacoli. Abbiamo scelto le strisce catarifrangenti come simbolo di pericolo, e la linea azzurra per indicare il nostro stare sempre in linea. Vogliamo che le persone ci chiamino prima di pensare al suicidio, perché c’è sempre la possibilità di un dialogo e di vedere nuove forme di speranza.

La vostra associazione si interessa anche di comportamenti autolesivi. Questo fenomeno chi colpisce e quali azioni si possono intraprendere per cercare di prevenirlo?

R. – L’autolesionismo è un fenomeno più legato all’universo giovanile. La prevenzione, che davvero vale per tutti, è il dialogo: costruire relazioni sane, non isolarsi, trovare persone che possano essere un punto di riferimento, sia coetanei che adulti. E' questo quello che cerchiamo di realizzare attraverso laboratori nelle scuole secondarie e superiori. Sensibilizziamo i ragazzi all'ascolto e al dialogo, la forma migliore di prevenzione che possa esserci.

Quindi, la comunità educante è fondamentale in questa azione di prevenzione...

R. – La comunità è importantissima. La solitudine è oggi uno dei problemi prevalenti che noi recepiamo a tutte le età. Solitudine significa essere isolati rispetto al proprio contesto sociale; è importante, soprattutto per i più giovani, che il contesto sociale e la scuola offrano gli adeguati strumenti per inserirsi in contesti relazionali stimolanti e pieni di senso.

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10 settembre 2019, 14:37