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Incendi Amazzonia, Siberia, Africa. Il Patriarca Bartolomeo: salvaguardare il Creato

Gli incendi in Amazzonia, ma anche quelli in Siberia e in Africa, e gli effetti del riscaldamento globale nell’Artico e in Alaska al centro dell’appello del Patriarca ecumenico Bartolomeo per la salvaguardia del Creato

Isabella Piro – Città del Vaticano

“Preghiamo per tutti coloro che sono minacciati o colpiti dagli incendi in ogni angolo del mondo. Chiediamo a tutti i fedeli e a tutte le persone di buona volontà di considerare attentamente come viviamo, cosa consumiamo e dove sono le nostre priorità”: questo il cuore dell’appello del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, diffuso ieri. “Nelle ultime settimane – si legge nel testo – il nostro pianeta è stato testimone di grandi incendi selvaggi in tutto il mondo, dalle foreste pluviali dell'Amazzonia e delle zone desertiche dell'Africa, alle regioni normalmente coperte di neve, come l'Artico e l'Alaska, a Paesi lontani tra loro, come la Spagna e la Siberia”.

A rischio gli ecosistemi del mondo

“Mese dopo mese, abbiamo vissuto temperature record e ondate di calore senza precedenti – scrive Bartolomeo - con la devastazione di milioni di acri e la distruzione di milioni di persone”. Non solo: “L'intensità di questi incendi – sottolinea il Patriarca - sta progressivamente aumentando e intensificandosi”, il che impone “cambiamenti radicali” da parte dell’uomo. Tali incendi, infatti – sottolinea ancora Bartolomeo – minacciano “gli ecosistemi del mondo, sempre più vulnerabili”.

L’importanza degli alberi

Sono gli alberi, in particolare, ad essere colpiti dalle fiamme: eppure – richiama il Patriarca – essi “sono vitali per la terra, per la nostra sopravvivenza e per la nostra anima”, perché “sono preziosi non solo dal punto di vista estetico o commerciale, ma anche e soprattutto per la nostra difesa contro i cambiamenti climatici”. Pertanto, raccomanda Bartolomeo, “piantare più alberi è certamente un’iniziativa lodevole, ma tagliarne meno è la forse la risposta più convincente al riscaldamento globale”.

Iniziative ecumeniche

Il Patriarca mette in guardia, poi, dalle “terribili ripercussioni” provocate da “un livello crescente di emissioni di carbonio”, invitando a “considerare la fragilità fondamentale della natura, le risorse limitate del nostro pianeta e la sacralità unica della creazione”. Infine, l’annuncio che il 1.mo settembre – data in cui si celebrerà, a livello ecumenico, la quinta Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, istituita da Papa Francesco il 10 agosto 2015 – verranno presentate le diverse iniziative e attività del Patriarcato negli ultimi trent'anni, in favore della “salvaguardia della creazione di Dio”.

Anche l’Africa brucia

Intanto, il mondo continua a bruciare: oltre all’Amazzonia – per la quale Papa Francesco ha lanciato un appello all’Angelus del 25 agosto - negli ultimi giorni si sono registrati 6.902 incendi in Angola e 3.395 nella Repubblica Democratica del Congo, mentre altri focolai si accendono in Zambia. Dati allarmanti che si sommano agli oltre 5 milioni di ettari di foreste andati a fuoco in Siberia all’inizio di agosto e al gravissimo incendio divampato recentemente nella regione montuosa di Cruz de Tejeda, nelle Isole Canarie. Alla fine di luglio, fiamme senza precedenti si sono verificate anche in Groelandia e in Alaska.

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25 agosto 2019, 12:49