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La comunità cattolica sta cominciando a curare le ferite ma serpeggia ancora la paura, tanto che gli stessi insegnanti si rifiutano di entrare nelle scuole. Nell鈥檃rcidiocesi di Colombo è stato istituito un servizio che seguirà personalmente le famiglie delle vittime e delle persone ferite, con centinaia di sacerdoti, suore e volontari coinvolti. Mentre nelle diocesi di Colombo, Batticaloa, Kurunegala, Kandy, Mannar e Jaffna sono stati convocati con urgenza meeting interreligiosi, che già si svolgevano da anni, per cercare di mantenere la pace e l鈥檃rmonia tra persone di diverse fedi.

Gli incidenti a Negombo

A Negombo, infatti, domenica scorsa una lite per motivi banali tra un cattolico e un musulmano ha rischiato di degenerare in scontri violenti tra le due fazioni. Sono intervenute le forze dell鈥檕rdine e il governo ha stabilito il coprifuoco notturno. Il cardinale Malcolm Ranjit, arcivescovo di Colombo, si è subito recato sul posto per calmare gli animi. Con i suoi interventi sui media nazionali e internazionali l鈥檃rcivescovo di Colombo è diventato un po鈥� la spina nel fianco del governo, che non si stanca di denunciare e richiamare i politici alle loro responsabilità.

La comunità cattolica è ancora impaurita

鈥淐amminiamo con i piedi nella benzina, basta una scintilla e salta tutto perché la situazione è delicata鈥�, racconta alL鈥橝genzia Sir Beppe Pedron, referente di Caritas italiana per l鈥橝sia meridionale. L鈥檈ffetto prodotto dagli attentati è che 鈥渓a comunità cattolica è impaurita e crede a qualsiasi falso allarme o fake news che circola sui social鈥�. 鈥淒omenica scorsa il cardinale ha vietato di celebrare le Messe a Colombo e dintorni ma nelle case e in alcuni villaggi si sono svolte 鈥� dice -. Le scuole cattoliche sono chiuse e c鈥�è stata una affluenza bassissima di studenti e docenti anche nelle scuole pubbliche鈥�.

Supporto psico-sociale alle famiglie delle vittime

Durante un incontro organizzato dalla diocesi di Colombo al quale hanno partecipato rappresentanti dell鈥檜niversità, responsabili delle congregazioni religiose che si occupano di supporto psicologico e psichiatri governativi, si è deciso di aprire un programma di supporto socio-psico-pastorale, con un approccio integrato ai bisogni delle persone coinvolte negli attentati. (Agenzia Sir)