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Sri Lanka. Chiese chiuse: solo Messe in diretta tv e nei luoghi non di culto

La Messa in diretta televisiva è stata celebrata ieri dall’arcivescovo di Colombo card. Malcolm Ranjith; presenti il Presidente dello Sri Lanka Sirisena, il premier Wickremesinghe e il leader dell’opposizione Rajapaksa. Per le celebrare l'eucarestia i fedeli si sono raccolti in luoghi non di culto come scuole e case private. Nel Paese ancora stato di massima sicurezza. Arrestate oltre 100 persone

I cattolici dello Sri Lanka hanno assistito ieri alla Messa domenicale nelle loro case, in tv, perché le chiese sono rimaste chiuse in tutta l'isola, a causa degli attentati multipli di domenica scorsa - in cui almeno 253 persone sono rimaste uccise e più di altre 500 ferite - e nel timore di nuovi attacchi. Ma per celebrare le Messe i fedeli si sono raccolti in luoghi non di culto come scuole e case private. A celebrare la Messa in diretta televisiva è stato il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, nellacappella della sua residenza privata, alla presenza di alcuni membri del clero e dei maggiori leader politici del Paese: il Presidente Maithripala Sirisena, il primo ministro Ranil Wickremesinghe e il leader dell'opposizione, Mahinda Rajapaksa. "Questo è un momento in cui i nostri cuori sono messi alla prova dalla grande distruzione avvenuta domenica scorsa", ha detto il cardinale. "Questo è il momento in cui nei cuori umani può sorgere la domanda se Dio ci ama ancora, o se ha compassione per noi", ha aggiunto.

Nel Paese stato di massima sicurezza

Sin dagli attentati del giorno di Pasqua, lo Sri Lanka vive in uno stato di massima allerta. Le forze di sicurezza hanno arrestato oltre 100 persone e compiuto decine di raid e perquisizioni in tutta l'isola. Nel corso di uno di essi, venerdì, sono morte almeno 15 persone, tra cui 10 civili e cinque presunti terroristi. Oggi la polizia ha annunciato di aver arrestato due dei cinque maggiori ricercati per gli attentati di Pasqua, le cui foto erano state distribuite pubblicamente. Si tratta di Mohamed Ivuhayim Shahid Abdul Haq e Mohamed Ivuhayim Sadiq Abdul Haq, fermati a Nawalapitiya, 125 km ad est di Colombo. Le altre tre persone ricercate, tutte donne, sono invece ancora alla macchia.

Uccisi padre e due fratelli del leader ideatore della strage di Pasqua

Tra i 15 cadaveri rinvenuti dalle forze di sicurezza al termine dello scontro a fuoco venerdì nella parte orientale dell'isola, ci sono anche quelli del padre e di due fratelli del presunto ideatore degli attentati della domenica di Pasqua, Zahran Hashim, a sua volta rimasto ucciso nel corso dell'assalto allo Shangri-La di Colombo. Lo riferisce la Reuters online, citando fonti di polizia e un loro parente, secondo cui Zahran Hashim, così come i suoi due fratelli Zainee Hashim, Rilwan Hashim e il loro padre Mohamed Hashim, compaiono peraltro in video diffuso sui social media per incitare alla guerra contro gli infedeli ed esaltare il martirio.
 

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29 aprile 2019, 09:12