In cammino verso il Sinodo sull’Amazzonia al fianco degli indigeni
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Un ritiro per prepararsi al prossimo Sinodo sull’Amazzonia tenendo sempre come faro da seguire l’enciclica di Papa Francesco Laudato si’. E’ quanto ha fatto il Movimento Cattolico per il Clima, passando una settimana nell’Amazzonia ecuadoriana, incontrando i popoli indigeni e toccando con mano lo sfruttamento della zona da parte di imprenditori senza scrupoli.
I pericoli per il polmone del mondo
A Pope, Tomas Insua, fondatore e direttore del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, racconta l’esperienza vissuta. “Siamo una rete internazionale di 800 organizzazioni, di realtà cattoliche che lavorano sulla Laudato di’, collaborando anche con la Santa Sede e in particolare con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale”. Al momento l’attenzione del Movimento è tutta rivolta al prossimo Sinodo sull’Amazzonia “che – spiega il direttore – è un Sinodo di tutta la Chiesa non solo di quella sudamericana” perché la regione è, come ha detto in passato Papa Francesco, “il polmone del mondo”. (Ascolta qui l'intervista a Tomas Insua)
In pericolo i popoli indigeni
Tomas Insua sottolinea le gravi difficoltà dei popoli indigeni dell’Amazzonia per le “tante aziende di petrolio e le miniere che distruggono con le loro attività la foresta, un regalo di Dio. Ma sono in pericolo – aggiunge – le popolazioni che vivono lì da tanti secoli in armonia con il Creato. Sono popoli molto fragili ma è stato molto bello vedere come la Chiesa in Amazzonia sia considerata uno dei principali difensori dei popoli indigeni che lottano per resistere a questa logica distruttiva del mercato, che mette in pericolo la loro terra ancestrale”.
Una Messa celebrata sul fiume
“Di questo viaggio porterò nel cuore – racconta il direttore del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima – una Messa celebrata con una comunità indigena sulle rive di un fiume. I nativi ci hanno parlato di come imprenditori senza scrupoli stiano distruggendo tutto e di come il fiume, a causa del cambiamento climatico, negli ultimi anni ha ridotto il livello delle sue acque. L’immagine che non dimenticherò è quella di questa comunità che rappresenta in modo chiaro quel grido dei poveri che Papa Francesco evoca nella Laudato si’ quando parla del grido della terra".
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