Don Di Noto presenta la Giornata bambini vittime della violenza
Amedeo Lomonaco ¨C Città del Vaticano
È incentrata sul tema ¡°TutelAmi sempre¡± la XXIII Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell¡¯indifferenza contro la pedofilia. L¡¯iniziativa, che si concluderà a Piazza San Pietro il prossimo 5 maggio, alla Recita del Regina Coeli, è promossa dall¡¯Associazione Meter. Su questo appuntamento, presentato ieri, si sofferma a Pope don Fortunato Di Noto, presidente e fondatore di Meter. (Ascolta l'intervista)
R. ¨C ¡°TutelAmi¡± è una parola composta: è la tutela attraverso l¡¯amore. Noi siamo chiamati a svolgere un ruolo alla luce anche dell¡¯appello del Santo Padre nella Lettera rivolta al Popolo di Dio (il 20 agosto scorso). Papa Francesco ha invitato tutti i battezzati. Certo, noi lo facciamo da 23 anni e questo significa che ogni anno, da 23 anni, siamo in Piazza San Pietro in comunione con la Chiesa, in comunione con il Santo Padre e soprattutto in una tensione, alla luce della preghiera e dell¡¯ascolto della Parola di Dio, a operare concretamente nella società, dato che il fenomeno dell¡¯abuso è un fenomeno globale, non certamente relegato solo alla Chiesa.
Quello degli abusi è un problema tragico e trasversale. Quali sono, in particolare, i dati, gli aspetti su cui oggi dobbiamo maggiormente riflettere?
R. ¨C Non è possibile pensare o tollerare ¨C questi sono dati mai smentiti ¨C che solo in Europa ci sono 18-20 milioni di minori che sono stati abusati sessualmente. Se noi facessimo un rapporto uno a uno, significa che abbiamo quasi 20 milioni di abusatori solo in Europa. Dall¡¯abuso non si guarisce. Ci si convive, si vive con l¡¯abuso perché l¡¯abuso fa morire una parte di sé.
In tutta Italia verrà diffusa una preghiera scritta dalle vittime di abuso del Centro ascolto e accoglienza di Meter ¡
R. ¨C Questo è qualcosa di bello, di profondamente intenso; è un¡¯emozione che nasce nel rapporto filiale che anche le vittime hanno nei confronti del Padre, perché le vittime non hanno niente contro la Chiesa, se non solo quando i pastori non hanno ascoltato, non hanno aiutato, non hanno accompagnato. Non c¡¯è odio contro la Chiesa, perché la Chiesa, per le vittime e per tutti noi, è una Madre che accoglie premurosa. Certo, poi a volte ci sono pastori ¨C ahimé, mi dispiace dirlo, e non sono frasi mie ma dei Padri della Chiesa ¨C che ¡°spesso siedono su cattedre di pestilenza¡±. E¡¯ una parola dura, però a volte è vero. Quella preghiera verrà diffusa in tutta Italia ma anche all¡¯estero e milioni e milioni di persone pregheranno con quella preghiera, scritta direttamente dalle vittime di abusi sessuali. Questa veramente è una cosa che mi commuove: mi emoziona perché significa che siamo sulla buona strada. Siamo sulla buona strada perché si può fare molto e molto di più.
A proposito di buona strada e di cammini che si compiono, è stata annunciata ieri, dal Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, la creazione del Servizio nazionale per la tutela dei minori¡
R. ¨C È un servizio che deve essere seriamente organizzato e deve essere un servizio quotidiano e costante perché servire i bambini non è una moda ma un impegno permanente della Chiesa.
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