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Veglia di preghiera sul luogo dell'attentato Veglia di preghiera sul luogo dell'attentato 

Colombia: vescovi condannano attentato a Bogotà

E' di oltre 20 morti il bilancio dell'esplosione di un'autobomba davanti all'accademia General Santander di Bogotà. Sospetti sui guerriglieri di sinistra dell'Esercito nazionale di liberazione (Eln). Per i vescovi “non si può tornare indietro nel cammino verso la pace”

Il bilancio provvisorio dell’attentato, avvenuto nella scuola per cadetti di Polizia General Santander di Bogotá, nella periferia meridionale della metropoli, storicamente quella a più alto tasso di criminalità, è di 21 morti e 68 feriti. La forte esplosione è stata causata da un’autobomba che ha forzato i controlli posti all’ingresso della scuola di polizia.

Vescovi: non si può tornare indietro rispetto al cammino della pace

La Chiesa colombiana ha fatto sentire la sua voce dichiarando il suo ripudio totale di ogni forma di terrorismo e violenza. "Chiediamo la ricerca della pace attraverso il dialogo, la riconciliazione e la giustizia sociale. Solidarietà con la Polizia nazionale e le famiglie delle vittime", ha detto mons. Oscar Urbina Ortega, presidente dell'episcopato della Colombia. Anche il segretario generale della Conferenza episcopale, mons. Elkin Fernando Álvarez Botero, ha invitato tutti i colombiani alla solidarietà con la Polizia: "L'appello della Chiesa è di realizzare insieme un progetto di pace per il Paese e di lotta al terrorismo. Questo significa che c'è un totale ripudio e che siamo consapevoli che le forme di violenza non risolvono nulla", ha detto. Ha quindi invitato i cattolici a moltiplicare le loro preghiere affinché con serenità e calma possano intravedere le vie per raggiungere la pace: "Siamo costernati e offriamo le nostre preghiere per le vittime e per l'intero Paese. Il terrorismo è la via della morte, dell'orrore, della distruzione. Niente si ottiene attraverso la violenza e le azioni terroristiche". 

I sospetti sui guerriglieri dell'Eln

Secondo la Tv Caracol, potrebbero esserci i guerriglieri di sinistra dell'Esercito nazionale di liberazione (Eln) dietro l'attentato di ieri. La Tv Caracol, cita fonti di polizia, secondo cui l'autista alla guida del camion imbottito con 80 chili di esplosivo era malato terminale e sarebbe stato pagato dall'Eln per farsi saltare in aria. L'attentatore è stato identificato ieri dal procuratore generale Nestor Humberto Martinez nel 57enne Jose Aldemar Rojas Rodriguez, ex militante dell'Eln. Secondo l'emittente, i terroristi stavano pianificando l'attacco da tre mesi e lo hanno fatto coincidere con il giuramento dei cadetti all'accademia General Santander, a sud di Bogotà. I colloqui tra il governo e l'Eln, avviati dall'ex Presidente Juan Manuel Santos - protagonista di uno storico accordo di pace con le Farc - sono stati sospesi dal suo successore, Ivan Duque, non appena insediatosi lo scorso anno. Duque, vistando l'accademia dopo l'attentato, ha parlato di un attacco "contro l'intera nazione".
 

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18 gennaio 2019, 08:08