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Card. Bassetti: Papa Francesco a Molfetta, segno che spinge al dinamismo pastorale

Questa sera sarà presentato, presso il Museo diocesano di Molfetta, il libro “Vivere per… Papa Francesco a Molfetta, sui passi di don Tonino”, collana Luce e Vita Arte. La nostra intervista con il curatore, Luigi Sparapano

Barbara Castelli – Città del Vaticano

La visita pastorale di Papa Francesco ad Alessano e a Molfetta sono “un segno che spinge al movimento, che provoca a riprendere le parole dette e farne vita quotidiana; che sospinge la Chiesa di questo territorio a farsi laboratorio di prassi pastorali sempre più legate alla logica autentica del Vangelo”. Lo scrive il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, nella prefazione del libro “Vivere per… Papa Francesco a Molfetta, sui passi di don Tonino”, collana Luce e Vita Arte. Il volume, oltre 100 pagine, riccamente corredate di 180 foto, è stato curato da Luigi Sparapano, direttore Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, e sarà presentato questa sera, alle 19:30, presso il Museo diocesano, nel giorno in cui ricorre il 36.esimo anniversario di ingresso episcopale di don Tonino Bello a Molfetta. “Il proposito di questo libro – racconta ai microfoni di Pope il curatore – è quello di fissare su carta e rinverdire nei nostri cuori la giornata del 20 aprile 2018, quando Papa Francesco è venuto ad Alessano e a Molfetta sulle orme di don Tonino Bello, nel 25.esimo anniversario della morte del Servo di Dio”. In realtà, aggiunge, non vuole essere “solo una commemorazione, che sarebbe ben poca cosa”, ma intende soprattutto “rimettere in luce e alimentare una profezia, uno stile di essere Chiesa autenticamente evangelica, accanto ai poveri e accanto agli ultimi”. (Ascolta l'intervista a Luigi Sparapano sul libro “Vivere per…Papa Francesco a Molfetta, sui passi di don Tonino").

Un’eredità vissuta nel quotidiano

Luigi Sparapano ricorda con emozione l’intensa giornata del 20 aprile, una visita pastorale organizzata in meno di tre mesi con il coinvolgimento attivo di tutta la comunità. Esempi come don Tonino Bello e Papa Francesco, veri “fari” di fede, rimarca, influenzano inevitabilmente il nostro vivere quotidiano, il farsi testimoni nella vita di tutti i genitori. Le opere del Servo di Dio, infatti, vivono ancora oggi e il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi le ricorda, precisando che don Tonino ha trasmesso a tutti “uno stile di accoglienza e prossimità”: un centro di accoglienza per tossicodipendenti, un centro di accoglienza Caritas, oltre all’aiuto ai migranti.

Chi non vive per servire non serve per vivere

Parlando del volume documentativo, pubblicato con il patrocinio dei Comuni della diocesi e col sostegno dell’Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze di Molfetta, Luigi Sparapano ricorda anche che “per la prima volta il pastorale di don Tonino Bello, fatto in legno di ulivo, è stato tolto dalla nicchia che lo custodisce nella cattedrale di Molfetta” per essere “utilizzato da Papa Francesco durante la Messa”. “Credo che proprio quel pastorale – conclude – sia diventato il segno di questa perfetta sintonia di animi e di idee tra don Tonino e Papa Francesco. Del resto, non è infrequente leggere nei discorsi del Papa espressioni che ripeteva don Tonino, come: chi non vive per servire non serve per vivere”.

“Mettersi in cammino significa superare la freddezza di un diritto senza carità, di un sillogismo senza fantasia, di un calcolo senza passione. La Chiesa deve uscire dagli stalli rassicuranti dei suoi recinti. Don Tonino Bello”

 

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21 novembre 2018, 14:14