“Corsa dei santi” bagnata ma partecipata. Il Papa: festa popolare
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Papa Francesco li ha salutati dopo la preghiera dell’Angelus, in Piazza San Pietro, quando avevano da poco finito la loro fatica tra pozzanghere e sanpietrini scivolosi per la pioggia. Ma loro i seimila partecipanti all’undicesima edizione della “Corsa dei santi”, promossa dalla Fondazione “Missioni don Bosco” e organizzata dalla società sportiva dilettantistica che porta il nome della manifestazione, non hanno perso il loro entusiasmo. “Grazie per la vostra bella iniziativa” è il saluto del Papa, che ricorda come la corsa sia nata “per vivere in una dimensione di festa popolare la ricorrenza di Tutti i Santi”.
Dieci chilometri nel cuore di Roma
Ed è con questo spirito che oltre 6mila runners da tutta Italia hanno sfidato il maltempo e si sono radunati in Piazza Pio XII, di fronte a Piazza San Pietro. Più di 5mila in gara sulla 10 chilometri (tra competitiva e non competitiva) e meno di un migliaio per la prova non competitiva di 3 chilometri, perché sicuramente i potenziali partecipanti sono stati spaventati dalla pioggia.
Al via anche runners di Athletica Vaticana
Al via anche un gruppo di corridori di Athletica Vaticana, la squadra di dipendenti della Santa Sede, tra i quali Sara Carnicelli, seconda alla mezza maratona della “Via Pacis”, il 17 settembre. Federico Cavallo, dipendente delle Ville Pontificie, tra i promotori di Athletica Vaticana, spiega a Pope che “siamo quasi pronti per partire con una vera e propria società, a un anno e mezzo dalla fondazione. Attraverso un accordo con la Fidal (la Federazione di atletica leggera italiana, n.d.r.) saremo tesserati con loro”.
Il numero solidale 45530 per le ragazze del Ghana
Alla partenza gli atleti sono stati salutati da una madrina d'eccezione, Fiona May, l'ex azzurra di salto in lungo. La manifestazione è patrocinata dal Pontificio Consiglio della Cultura, dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la vita, dalla Regione Lazio e Roma Capitale. Attraverso il numero solidale 45530 è possibile donare dai 2 ai 10 euro per il progetto “Mai più schiave. Libere di crescere” della Fondazione Missioni don Bosco. “Per noi Salesiani è un’occasione splendida, perché è un’iniziativa rivolta ai giovani e i giovani sono i nostri destinatari”: ha detto, ai microfoni di Pope, Giampietro Pettenon, presidente di Missioni Don Bosco nel mondo.
Mai più schiave. Libere di crescere
“Quest’anno – ha spiegato – abbiamo concentrato l’attenzione sul Ghana, per aiutare le ragazze che sono vittime di tratta di esseri umani”. Nel 2014, ad Ashaiman, i Salesiani hanno dato vita a un centro di protezione dei minori, il CPC – Child Protection Centre, che accoglie bambine e ragazze vittime di tratta di età compresa tra i 6 e i 17 anni. Per loro il CPC rappresenta un rifugio che garantisce un presente più sicuro e protetto, ma anche uno spazio dove possono costruire un futuro di nuove opportunità, ovvero seguire un percorso di riabilitazione e di formazione professionale che può culminare nel reinserimento familiare. Con il progetto “Mai più schiave. Libere di crescere” Missioni Don Bosco vuole offrire un futuro anche alle ragazze più grandi, di età compresa tra i 14 e i 20 anni, vittime di traffico e tratta negli slum e alle frontiere del paese.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui