L¡¯Onu: oltre 700 milioni di persone in ±è´Ç±¹±ð°ù³Ù¨¤ estrema
Marco Guerra ¨C Città del Vaticano
¡°L'incontro con i più lontani per costruire un mondo inclusivo di rispetto universale dei diritti umani e della dignità umana¡±, è questo il tema scelto per la 25.ma Giornata mondiale per lo sradicamento della povertà, riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite nel 1992 e indetta da padre Joseph Wresinski il 17 ottobre del 1987, giorno in cui il presbitero francese, dal Trocadero di Parigi, lanciò il suo appello all¡¯azione contro la miseria.
Povertà e diritti umani
Nel 2018 ricorre tra l¡¯altro il 70mo anniversario della proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani. In questa cornice l¡¯Onu ricorda infatti ¡°il legame fondamentale tra povertà estrema e diritti umani, e che le persone che vivono in povertà sono colpite in modo sproporzionato da molte violazioni dei diritti umani¡±.
Diminuiscono i poveri grazie alla cooperazione
Nel messaggio diffuso per questa giornata, il segretario generale dell¡¯Onu, António Guterres, ha ricordato che in questi 25 anni ¡°quasi un miliardo di persone sono sfuggite alla povertà, grazie alla leadership politica, allo sviluppo economico inclusivo e alla cooperazione internazionale¡±.
Gli ultimi dati disponibili, risalenti al 2015, indicano che il 10% della popolazione globale vive in condizioni di povertà estrema. È la percentuale più bassa che sia mai stata registrata ed è scesa di un punto percentuale rispetto al 2013. La definizione di ¡°povertà estrema¡± si applica alle persone che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno: queste erano 736 milioni nel 2015, cioè 68 milioni in meno rispetto a due anni prima.
Oltre 700 milioni di persone ancora in estrema povertà
Tuttavia molto resta ancora da fare per portare sviluppo e benessere a tutte le fasce della popolazione mondiale. ¡°Oltre 700 milioni di persone non sono in grado di soddisfare i loro bisogni quotidiani di base ¨C ha aggiunto il numero uno del Palazzo di Vetro - . Molti vivono in situazioni di conflitto e di crisi; altri incontrano ostacoli nell'accesso all'assistenza sanitaria, all'istruzione e alle opportunità di lavoro, impedendo loro di beneficiare di uno sviluppo economico più ampio. E le donne sono colpite in modo sproporzionato¡±.
Per questo motivo l'eliminazione della povertà in tutte le sue forme e dimensioni, come sancito dall'obiettivo 1 dell'Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030, rimane una delle maggiori sfide globali e una delle principali priorità delle Nazioni Unite.
Costruire globalizzazione equa
Guterres ha quindi indicato alcune linee d¡¯azione nella lotta alla povertà: ascoltare i milioni di persone che vivono in condizioni di povertà e miseria in tutto il mondo, affrontare le strutture di potere che impediscono la loro inclusione nella società; costruire una globalizzazione equa che crei opportunità per tutti e assicurare che il rapido sviluppo tecnologico stimoli gli sforzi per l'eliminazione della povertà.
L¡¯evento a Roma di ADT
Moltissimi gli eventi organizzati oggi dalle realtà umanitarie di tutto il mondo. L'associazione Adt ¨C Quarto Mondo, fondata nel 1957 nella periferia di Parigi da padre Joseph Wresinski, organizza un evento sul sagrato di san Giovanni in Laterano a Roma alle ore 18.00 con testimonianze di persone che vengono dall'esperienza della povertà.
Calvaruso: coinvolgere i poveri nelle politiche di sviluppo
Claudio Calvaruso, presidente della sezione italiana di Adt, ha spiegato a VaticanNews che lo spirito di questa iniziativa è mettersi in ascolto dei poveri ¡°perché possano esprimere il loro disagio e i loro problemi, mentre le istituzioni dovrebbero ascoltare queste testimonianze e poi dire quello che sta facendo, che si impegnano a fare per aiutare le persone in stato di miseria¡±. (Ascolta l'intervista integrale a Calvaruso)
Riguardo alle prospettive della lotta alla povertà il presidente Calvaruso ha detto che ¡°il problema è di fronte ad uno snodo determinante, che è quello di decidere ¨C come politici e come governi ¨C se la povertà deve essere affrontata in modo assistenziale o attraverso il rispetto della dignità dei poveri, e cioè coinvolgendo i poveri, aiutandoli a partecipare, insieme a tutta la comunità, alla costruzione di una nuova societࡱ.
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