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Andrea Gangi - Città del Vaticano

Situazione drammatica per i bambini dell鈥橝merica Centrale. L鈥橴nicef riferisce di violenze, omicidi e situazioni di estrema povertà per i minori. I paesi dove le condizioni dei bambini sono più disperate sono Messico, El Salvador e Honduras. Ogni giorno, secondo i dati del Rapporto, in Honduras e in El Salvador, un bambino viene ucciso.

Il circolo vizioso dei bambini sradicati

Sono migliaia i bambini migranti detenuti in Messico e la maggior parte di essi è stata espulsa verso l鈥橝merica Centrale. Quest鈥檃nno sono quasi 100 mila i migranti partiti dall鈥橝merica centrale e un terzo sono donne e bambini. Lo conferma l鈥橴nicef, che nel suo comunicato spiega come i bambini migranti e rifugiati affrontino un circolo vizioso di difficoltà e pericoli, soprattutto quando si tratta di rimpatrio, processo faticoso e frustrante.

L鈥檌ncubo del ritorno

鈥淢ilioni di bambini nella regione sono vittime di povertà, indifferenza, violenza, migrazioni forzate e paura di essere espulsi鈥�, ha dichiarato Marita Perceval, direttore regionale dell鈥橴nicef per l鈥橝merica Latina e i Caraibi. 鈥淚n molti casi, i bambini che sono rimandati nei loro paesi d鈥檕rigine non hanno nessuna casa in cui tornare e finiscono per essere sommersi dai debiti o sono presi di mira dalle gang criminali. Essere riportati a situazioni invivibili rende più probabile una nuova migrazione鈥�.

Violenza, povertà e stigmatizzazione

El Salvador, Guatemala e Honduras, i paesi a cui si riferisce il comunicato Unicef, sono fra le nazioni più povere dell鈥檈misfero occidentale, con più della metà dei bambini che vivono sotto la soglia di povertà. Spesso, le famiglie povere chiedono prestiti per finanziare la loro migrazione irregolare verso gli Stati Uniti. Se la migrazione non va a buon fine, si ritrovano con una situazione finanziaria ancor più precaria di prima e si trovano impossibilitate a ripagare i loro prestiti.

Oltre alla povertà, anche c鈥�è anche il pericolo della violenza delle gang. I bambini vengono reclutati dalle comunità criminali e spesso sono vittime di abusi. Molti rimpatriati finiscono per diventare sfollati interni perché è troppo insicuro tornare a casa.La stigmatizzazione da parte delle comunità è un altro elemento di emarginazione. A causa del loro tentativo fallito di arrivare in Messico o negli Stati Uniti, le famiglie tornate al paese di origine si trovano isolate e senza contatti. Questo può rendere ancora più difficile il reinserimento a scuola o nel mondo del lavoro.

Le soluzioni dell鈥橴nicef

Secondo l鈥橴nicef, estrema violenza, povertà e mancanza di opportunità non sono soltanto cause delle migrazioni irregolari di bambini dall鈥橝merica centro-settentrionale. Sono anche conseguenze delle espulsioni dal Messico e dagli Stati Uniti. L鈥橴nicef ha invitato i governi a trovare insieme delle soluzioni che aiutino a ridurre le cause scatenanti delle migrazioni irregolari e forzate, oltre che a tutelare il benessere dei bambini rifugiati e dei migranti durante il viaggio. Il rapporto evidenzia inoltre una serie di raccomandazioni per tenere i bambini rifugiati e migranti al sicuro e ridurre i fattori che spingono le famiglie e i bambini a lasciare le loro case in cerca di sicurezza o un di futuro con maggiori speranze attraverso rotte migratorie irregolari e pericolose.

I programmi supportati dall鈥橴nicef in America centro-settentrionale e in Messico stanno facendo la differenza e molti giovani migranti, rifugiati e rimpatriati ne stanno traendo beneficio. Tuttavia queste iniziative dovrebbero essere allargate per rispondere a tutte le sfide che affrontano i bambini più a rischio.