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Kabul, i funerali della vittime dell'attacco suicida contro il centro di formazione per studenti Kabul, i funerali della vittime dell'attacco suicida contro il centro di formazione per studenti 

Afghanistan: ancora violenze dopo la strage di 34 studenti

Attaccata una caserma all’indomani dell’attentato contro il centro di formazione. In tutto il Paese si registrano azioni dei talebani. Sempre più lontano un accordo di pace con gli insorti

Marco Guerra – Città del Vaticano

L’Afghanistan, colpito da una nuova fiammata di violenze, piange i giovani uccisi ieri a Kabul, nell’attentato contro un istituto di formazione per studenti, che si preparavano ai test d’ingresso all’università rivendicato dall'Isis.

Stamani i funerali degli studenti uccisi

Stamani si sono tenute le cerimonie di sepoltura delle vittime e il ministero della Sanità ha rivisto al ribasso il bilancio della strage che ora è di 34 morti e 56 feriti. Testimoni citati dai media locali continuano tuttavia a denunciare almeno 60 vittime, per la maggior parte studenti tra i 16 e i 18 anni. L'attacco, compiuto da un attentatore suicida, è stato sferrato in una zona della capitale a maggioranza sciita. 

A Kabul nuovo attacco ad una caserma

Intanto sempre a Kabul si registra un nuovo attacco contro un centro di addestramento delle forze di sicurezza. Stando alle prime notizie, il commando è asserragliato in un edificio disabitato vicino al centro di addestramento. Testimoni riferiscono di scontri a fuoco in corso e portavoce del ministero dell'Interno ha confermato l'arrivo delle forze speciali sul posto. Non si ha invece notizia di eventuali vittime.

Onu: oltre 300 bambini uccisi in 6 mesi

Tutto l’Afghanistan, coinvolto in una guerra senza fine dal 2001, vive una recrudescenza delle violenze negli ultimi mesi. Secondo un bilancio dell'agenzia di stampa Dpa, da inizio anno Kabul è stata teatro di almeno 16 attacchi che hanno fatto oltre 240 morti. La Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama) riferisce poi che tra gennaio e giugno almeno 363 bambini sono morti e altri 992 sono rimasti feriti.

Sempre ieri almeno 35 militari afghani e nove uomini della polizia sono morti nell'attacco dei talebani ad una base nella provincia nord di Baghlan. Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha confermato l'attentato e il numero delle vittime su Twitter.

L’offensiva dei talebani su Ghazni

Queste azioni arrivano mentre nella città centrale di Ghazni sono appena passati cinque giorni di intensi combattimenti tra i talebani e le forze governative. Gli insorti hanno lanciato l'assalto venerdì alla città da 270mila abitanti 150 chilometri a sud di Kabul. Un migliaio di miliziani integralisti ha impegnato le forze afghane a una strenua difesa, sotto pressione restano comunque le forze governative in varie province del Paese.

Timori per le elezioni di ottobre

L'offensiva talebana su Ghazni, una delle più cruente degli ultimi anni, ha affievolito le speranze di colloqui di pace che erano stati avviati da un cessate il fuoco durante la celebrazione dell'Eid in giugno e da un incontro del mese scorso tra funzionari talebani e un alto diplomatico statunitense. Con l’approssimarsi delle elezioni parlamentari previste per il 20 ottobre, le autorità temono il verificarsi di ulteriori violenze.

Croce Rossa a rischio

Infine preoccupa l’annuncio fatto dai talebani circa il ritiro delle garanzia di sicurezza verso gli operatori della Croce Rossa in Afganistan, accusati di aver trascurato i prigionieri in sciopero della fame nella prigione Pul-e Charkhi di Kabul. Dal canto suo il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha fatto sapere che non è riuscito a esercitare pressioni sui funzionari penitenziari affinché forniscano cure mediche adeguate a coloro che stanno conducendo lo sciopero.  Croce Rossa ricorda inoltre che lavora oltre 30 in Afghanistan duranti i quali ha cercato di costruire relazioni con tutte le parti coinvolte nel conflitto.

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16 agosto 2018, 13:00