Premio Goliarda Sapienza: vince "Sette Pazzi" di Eugenio Deidda
Roberta Barbi e Davide Dionisi - Torino
“Sono due i momenti in cui non si vive in carcere, pur stando dentro: quando si dorme e quando si legge. Per questo bisogna far entrare in carcere sempre più libri”. Così Erri De Luca ieri al Salone del Libro di Torino, illustre cornice in cui è stato assegnato il Premio Goliarda Sapienza, ormai giunto alla settima edizione, condotta dalla curatrice e ideatrice del concorso, Antonella Bolelli Ferrera, e dall’attore Andrea Sartoretti– storico interprete della serie tv “Romanzo criminale” – che ha letto alcuni brani.
Al concorso, l’unico in Italia riservato ai detenuti, promosso dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Inverso onlus e Siae, hanno partecipato quest’anno ospiti di quattro carceri italiane.
Il vincitore: parte del premio in beneficenza
A spuntarla, tra i 15 finalisti, è stato Eugenio Deidda, detenuto di Rebibbia, con il racconto “Sette pazzi”. A lui sono andati i 2500 euro del premio: “1500 li devolverò a una palestra del quartiere di Roma Quarticciolo – ha dichiarato ricevendo il riconoscimento – gli altri mille me li tengo perché so’ povero”. Il premio degli utenti della giuria popolare che hanno votato attraverso il portale Pope, invece, è andato a Salvatore Torre per il racconto “Cose che capitano a Palermo”, vicenda di un amore malato che non riesce a trionfare sulle tragiche regole degli uomini di mafia.
’aԳٴDZDz “Avrei voluto un’altra vita”
Nel corso della cerimonia di premiazione, cui hanno partecipato anche la madrina del concorso Dacia Maraini, il presidente della giuria degli esperti Elio Pecora, e lo scrittore Erri De Luca, uno dei tutor del corso di e-writing che per la prima volta quest’anno ha preceduto il concorso, è stata presentata anche l’antologia “Avrei voluto un’altra vita – racconti dal carcere”, edito da Giulio Perrone editore.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui