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Giada Aquilino - Città del Vaticano

Oltre 50 manifestazioni in programma per tutta la giornata in Nigeria per arrestare le violenze contro i cristiani, sotto lo slogan: 鈥淟a vita è sacra, fermate gli omicidi鈥�. Così le comunità cristiane del Paese, ma anche esponenti di altre religioni, si riuniscono oggi per ribadire che si può agire 鈥渋nsieme, pacificamente, per una Nigeria migliore鈥�, ha sottolineato il cardinale John Onaiyekan, arcivescovo di Abuja. 鈥淯n giorno come questo non c鈥�è mai stato nel nostro Paese, un giorno in cui tutta la Chiesa cattolica e tante altre persone sono riunite per manifestare contro la violenza che sta insanguinando鈥� la Nigeria, sottolinea don Patrick Alumuku, direttore della comunicazione dell鈥檃rcidiocesi di Abuja.

Le marce nel giorno dei funerali a Makurdi

鈥淚n 54 città delle diocesi della Nigeria si tengono queste manifestazioni che coincidono con la Messa per i funerali dei due sacerdoti uccisi a Makurdi assieme a 17 fedeli cattolici鈥�, spiega il sacerdote. Il cardinale Onaiyekan e i vescovi nigeriani si trovano in queste ore proprio nella diocesi di Makurdi per le esequie delle vittime dell鈥檜ltima strage avvenuta il 24 aprile scorso nel villaggio di Mbalom, nello Stato di Benue: un gruppo di pastori nomadi musulmani di etnia Fulani ha attaccato una chiesa e assassinato padre Joseph Gor e padre Felix Tyolaha, assieme a un gruppo di fedeli, subito dopo le celebrazioni del mattino. 鈥淪ono stati assassinati i nostri catechisti, i seminaristi, le suore e adesso i sacerdoti, tra le migliaia di altri cristiani che sono stati uccisi in questo Paese鈥� aggiunge don Alumuku.

Collaborazione tra Boko Haram e fulani

A fine aprile, nel corso della loro visita ad Limina, con l鈥檜dienza del Papa in Vaticano, i presuli nigeriani avevano sottolineato una collaborazione tra i fulani e gli estremisti islamici di Boko Haram, che dal 2009 hanno già provocato con la loro violenza almeno 20 mila morti. 鈥淚 vescovi - riferisce il portavoce della diocesi di Abuja - hanno parlato con il Papa della situazione del Paese e dei Boko Haram. C鈥�è il caos totale. Tanti sono fuggiti dal nord e tante altre persone si trovano nei campi sfollati. Ora (i miliziani, ndr) sono scesi verso il centro del Paese dove la maggioranza è cristiana e vogliono controllare questa zona: ma non sono venuti come Boko Haram, bensì tanti dicono che 鈥榮i sono trasformati鈥� da Boko Haram in pastori fulani. Sono loro che vanno nelle chiese e uccidono, che bruciano gli edifici di culto e che uccidono le persone nei villaggi, che poi occupano鈥�.

Pace e difesa della vita

Il cardinale Onaiyekan ha sottolineato come con le marce odierne si voglia inviare 鈥渦n messaggio potente鈥� al governo nigeriano e alla comunità internazionale 鈥減er un cambiamento positivo鈥�. La violenza, aggiunge don Alumuku, 鈥渘on può andare avanti. Siamo preoccupati anche in vista delle elezioni: a febbraio dell鈥檃nno prossimo ci saranno le consultazioni generali. Vogliamo chiedere soprattutto pace e lanciare - conclude il sacerdote - un messaggio forte per la vita鈥�.