Nicaragua: grande manifestazione per la pace indetta dalla Chiesa
Giada Aquilino – Città del Vaticano
Decine di migliaia di persone sono scese nuovamente in piazza ieri a Managua per partecipare al pellegrinaggio di preghiera “per la pace e la giustizia”, promosso dalla Chiesa cattolica del Nicaragua. Da giorni nel Paese sono in corso massicce proteste per chiedere le dimissioni del presidente Daniel Ortega e della sua vice, la moglie Rosario Murillo: nelle manifestazioni, duramente represse, sono morte 43 persone.
Le parole del cardinale Brenes
“Siamo venuti in pellegrinaggio come un unico popolo, uniti nella fede per il Signore Gesù, fratelli nel dolore per tante vite perse”, fratelli “nel desiderio di giustizia, pace e riconciliazione”, ha detto nel corso della giornata il cardinale Leopoldo José Brenes Solórzano, arcivescovo della capitale e presidente della locale Conferenza episcopale.
Conferenza episcopale testimone del dialogo
I vescovi del Nicaragua, nei giorni scorsi, hanno accettato di essere mediatori e testimoni del dialogo fra il presidente Ortega - ex guerrigliero, tornato al potere nel 2007, dopo aver controllato il Paese dal 1979 al 1990 - e i diversi settori che animano la protesta di piazza, come studenti, imprenditori, contadini, inizialmente scesi in strada per contestare la riforma delle pensioni e della sicurezza sociale voluta dalle autorità di Managua, che poi l’hanno ritirata. Il cardinale Brenes ha però chiesto di valutare se ci sia “un vero impegno per rispettare gli accordi”, puntando a “verità, giustizia e libertà”. nei giorni scorsi ha pregato per la fine di “ogni violenza”, auspicando che “le questioni aperte” si risolvano “pacificamente e con senso di responsabilità”. Gli studenti intanto hanno invocato la creazione di una commissione d’inchiesta indipendente sulle violenze contro i dimostranti.
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