Alla scoperta dell'Antico Egitto: guida vaticana per i ragazzi
Eugenio Murrali – Città del Vaticano
Non capita tutti i giorni di avere per guida uno dei primi archeologi della storia, Khaemuaset, che ha persino restaurato le Piramidi. Eppure questo avviene nelle pagine del libro curato da Alessia Amenta, la studiosa a capo del Reparto Antichità Egizie. Un percorso pensato per i bambini dagli otto anni in su, “fino ai 99â€, è stato detto scherzosamente –ma in fondo non troppo – durante la presentazione ai Musei Vaticani. Perché il volume, in effetti, pur rivolto ai ragazzi, con illustrazioni, schede esplicative, contenuti che sfidano la tridimensionalità, è frutto di un lavoro durissimo, durato tre anni, e si presenta anche come un valido supporto per chi debba spiegare la cultura egizia alle nuove generazioni.
L’idea di guida-catalogo
“Non un libro sulla civiltà egizia –precisa la curatrice – ce ne sono tanti e di bellissimi. Ma scrivere della civiltà egizia attraverso i reperti archeologici conservati nei musei del Papaâ€. La direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, parla della pubblicazione come di un modello e si dice certa che questo libro-catalogo sia uno strumento nuovo per avvicinare i ragazzi allo studio della storia, dell’archeologia e dell’egittologia.
Cosa c’è nel libro
Il protagonista Khaemuaset guida alla scoperta di 20 + 1 reperti del Museo Gregoriano Egizio. Il giovane lettore troverà altrettante schede, pensate come una visita virtuale, oltre 300 illustrazioni, una tavola cronologica e un glossario finale. Quando necessario, vengono forniti al ragazzo anche gli strumenti per leggere i geroglifici. Il testo vuole essere inoltre una piccola storia dell’“archeologiaâ€, perciò al suo interno sono ricordate figure importanti del passato del museo.
Un’équipe affiatata
“Alla scoperta dell’Egitto†ha visto la luce grazie a un gruppo di lavoro appassionato, fatto di studiosi, grafici, illustratori e non solo. I testi sono stati scritti da Alessia Amenta insieme a Mario Cappozzo e Agnese Iob.
Fabio Mochi, che si è occupato del coordinamento artistico, ha parlato della “difficile facilitàâ€, cioè del percorso faticoso, impegnativo, talvolta costruttivamente litigioso, per riuscire a creare un’opera accessibile e al tempo stesso rigorosa.
Pietro Cordini, l’illustratore ‘padre’ del protagonista Khaemuaset, ha persino dato al pubblico presente in sala una dimostrazione pratica di come si arrivi a creare un personaggio, il cui disegno deve essere credibile e ironico a un tempo. Sul processo creativo si sono soffermati anche Panaiotis Kruklidis, curatore delle illustrazioni storiche e delle ricostruzioni, e Patrizia Di Cataldo, che si è occupata dell’impaginazione. Le illustrazioni degli animali sono invece opera di Martina Billi.
Sui possibili impieghi e sul valore del volume si è espressa, infine, Maria Serlupi Crescenzi, curatrice delle attività didattiche dei Musei Vaticani, secondo cui non solo è stata vinta la sfida di "racchiudere un intero museo in un libro" , ma si è andati anche al di là di questo proposito, perché nel volume "c'è molto più di un museo".
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