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La fuga dei Rohingya continua ancora oggi, sebbene sensibilmente ridotta rispetto all鈥檃pice della crisi: ogni settimana ancora centinaia di rifugiati raggiungono il Bangladesh attraversando il fiume Naf鈥�. Lo ricorda oggi, in una nota ripresa dall'Agenzia Sir, Medici senza frontiere (Msf).

Famiglie in fuga in condizioni insostenibili

Le condizioni di vita nello stato di Rakhine in Myanmar restano ancora oggi insostenibili, da quanto raccontano i Rohingya agli operatori di Msf sul campo. 鈥淯na famiglia arrivata pochi giorni fa mi ha detto di essersi decisa a scappare dopo aver visto i due figli maschi uccisi violentemente da uomini vestiti come militari. Per mettersi in salvo, i genitori dei due giovani e la figlia di quattro anni hanno camminato cinque giorni nella foresta, nascondendosi per lunghi tratti fra i cespugli, prima di arrivare al confine e alla salvezza鈥�, dichiara Francesco Segoni, capo progetto Msf in Bangladesh.

Con l'arrivo delle piogge scatta l'emergenza

Oggi a preoccupare è anche l鈥檃rrivo della stagione delle piogge, che potrebbe scatenare un鈥檈mergenza nell鈥檈mergenza. 鈥淢onsoni e tempeste tropicali possono causare inondazioni, ma anche portare ad un aumento di malattie veicolate dall鈥檃cqua, come la diarrea acuta 鈥� afferma Kate Nolan, coordinatrice per l鈥檈mergenza in Bangladesh per Msf -. Stiamo considerando tutte le possibili ripercussioni, dal rischio di incorrere in lesioni e fratture a causa del terreno fangoso alla tenuta dei rifugi, per lo più fatti di plastica e bambù鈥�. L鈥檈levata densità nei campi e il loro accesso limitato e il fatto di non essere stati regolarmente vaccinati contro le malattie trasmissibili sono condizioni che mettono i Rohingya a rischio di un鈥檈mergenza sanitaria. 鈥淰ediamo anche ferite che si sono trasformate in gravi infezioni perché trattate in modo inadeguato o malattie croniche che non sono mai state curate correttamente鈥�, aggiunge Nolan. (Sir)