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Gente in fila per le scorte di cibo a Gaza Gente in fila per le scorte di cibo a Gaza

Gaza, De Franciscis: “L’Ordine di Malta pronto ad aiutare collaborando con la Chiesa”

L'Ordine di Malta risponde senza indugio alla richiesta di collaborazione del cardinale Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini. Il grande ospedaliere: “Stiamo studiando come poter intervenire soprattutto per realizzare servizi medici e gestire la distribuzione dei beni di prima necessità”. Intanto, nella Striscia si continua a morire sotto le bombe mentre manca tutto, anche l'acqua

Federico Piana - Città del Vaticano

Non è certo facile immaginare di portare aiuti umanitari a Gaza mentre infuriano i raid israeliani, molto spesso appare un compito quasi impossibile. Eppure il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta non si è tirato indietro quando il patriarca di Gerusalemme dei Latini ha chiesto con urgenza il suo aiuto. Il cardinale Pierbattista Pizzaballa lo ha fatto confidando le proprie speranze e quelle della Chiesa universale in una lettera personale indirizzata al gran maestro dell’Ordine, fra’ John Dunlap, e letta pubblicamente durante i lavori della 30.ma Conferenza Internazionale degli Ospedalieri che si è svolta a Cracovia dal 15 al 17 marzo scorsi.

Fase embrionale

Il grande ospedaliere dell’Ordine di Malta, fra’ Alessandro de Franciscis, spiega ai media vaticani che, con quella lettera, il cardinale Pizzaballa “ci chiede di collaborare con il Patriarcato di Gerusalemme per rispondere ad almeno due grandi urgenze: realizzare servizi medici, soprattutto nella zona nord della Striscia in direzione di Gaza City, e aiutare nella distribuzione dei beni di prima necessità come abbigliamento, cibo ed acqua”. De Franciscis - che a livello internazionale può essere considerato il ‘ministro della Salute’ dell’Ordine di Malta e si occupa principalmente degli aiuti umanitari – entra nel dettaglio facendo notare che questa collaborazione “è in una fase embrionale: stiamo ancora riflettendo sulle nostre capacità esistenti, interpellando alcune nostre organizzazioni, per avere luce su come iniziare questa avventura”.

Ascolta l'intervista a Fra' Alessandro de Franciscis

Situazione drammatica

Anche se la situazione nella Striscia ormai è divenuta drammatica e pericolosa con difficoltà enormi per gestire gli spostamenti nelle zone interne distanti l’una dall’altra solo pochi chilometri, l’Ordine di Malta si sente rassicurato da un dato di fatto: “A chiedere il nostro aiuto – dice il grande ospedaliere – è stata l’unica autorità religiosa che nella zona, in questo momento, è rispettata da tutte le parti in gioco: sarà essa a negoziare le condizioni di sicurezza che ci sono state garantite per compiere la nostra missione".

Il grande ospedaliere dell’Ordine di Malta, Fra’ Alessandro de Franciscis
Il grande ospedaliere dell’Ordine di Malta, Fra’ Alessandro de Franciscis

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21 marzo 2024, 09:30