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Don Coluccia: la missione alla periferia di Roma non si ferma, non c'¨¨ Vangelo senza rischio

Dopo l¡¯ultimo atto di intimidazione la sera del 3 gennaio a Tor Bella Monaca durante un presidio alla presenza di un gruppo scout di Pescia, il sacerdote annuncia nuove azioni pastorali nelle zone periferiche della Capitale per contrastare la ³¦°ù¾±³¾¾±²Ô²¹±ô¾±³Ù¨¤ organizzata: ¡°Molte persone hanno bisogno di vicinanza. Non c'¨¨ Vangelo senza rischio e non c¡¯¨¨ rischio senza Vangelo¡±

Eugenio Bonanata ¨C Città del Vaticano

¡°Ho pregato per loro e li ho affidati alla Madonna¡±. Questa la reazione di don Antonio Coluccia, sacerdote vocazionista noto per le sue iniziative di evangelizzazione tese a contrastare la criminalità organizzata nella periferia di Roma, a fronte degli insulti ricevuti da alcuni residenti di Tor Bella Monaca dopo che ignoti hanno dato alle fiamme un cassonetto dell¡¯immondizia. Tutto è accaduto la sera del 3 gennaio scorso in via dell¡¯Archeologia, davanti al presepe che un novantenne ha allestito in un¡¯aiuola, durante un momento di preghiera alla presenza di un gruppo scout di Pescia in provincia di Pistoia. ¡°Evidentemente questa nostra attività non andava bene¡±, afferma don Antonio a Telepace ricordando che nel quartiere sono attivi 14 clan e 13 piazze di spaccio.

Ascolta l'intervista a don Antonio Coluccia

Non c'è Vangelo senza rischio

¡°Non c¡¯è Vangelo senza rischio e non c¡¯è rischio senza Vangelo¡±, prosegue don Coluccia che con la sua preghiera e con il suo inseparabile megafono ha bloccato per alcune ore lo smercio di droga, procurando un danno economico alle consorterie che gestiscono il giro. Secondo il religioso è impossibile restare spettatori: ¡°Non si può giustificare lo spaccio in un territorio, la droga è l¡¯Eucarestia di Satana¡±.

Il sogno per Tor Bella Monaca

Il sogno è di ridare normalità a Tor Bella Monaca, agli anziani, alle famiglie e soprattutto ai bambini. ¡°È un grave peccato utilizzare i bambini come vedette, vuol dire che stiamo rubando l¡¯infanzia a questi ragazzi. Allora ci vuole un grande segno indignazione: come diceva Sant¡¯Agostino, la speranza ha due figli che sono l¡¯indignazione e il coraggio. E anche don Tonino Bello ripeteva che la speranza deve essere organizzata¡±.

Una evangelizzazione che non si ferma 

L¡¯intimidazione dell¡¯altra sera, così come il tentativo di investirlo la scorsa estate, non scalfiscono l¡¯impegno di don Antonio. ¡°Continuerò ad annunciare il Vangelo non soltanto al Tor Bella Monaca, ma anche in tutti i quartieri della periferia dove ci sono tante persone oneste che hanno bisogno di vicinanza. E posso dire che anche con l¡¯aiuto di volontari e gente del posto ci stiamo organizzando per cercare di rafforzare sempre di più questi momenti di preghiera¡±.

L'incontro con gli scout

Una testimonianza significativa per i ragazzi e le ragazze scout giunti dalla Toscana. Dopo aver conosciuto don Coluccia nella loro terra durante una manifestazione, sono venuti a trovarlo a Roma e hanno soggiornato proprio a Tor Bella Monaca grazie all¡¯appoggio dell¡¯Associazione ¡®Tor più bella¡¯ guidata da Tiziana Ronzio. ¡°Hanno fatto una bellissima esperienza di Vangelo¡±, dice don Antonio che ha accompagnato il gruppo in Piazza San Pietro per una preghiera davanti al presepe prima di ripartire. 

¡°L¡¯esperienza a Roma ha avuto un alto valore formativo¡±, afferma il capo clan Mauro Gabbani. Anche Alice e Benedetta, in rappresentanza del gruppo, confermano l¡¯importanza di aver ¡®toccato con mano¡¯ cosa significa annunciare il Vangelo in un contesto del genere segnato dall¡¯evidente illegalità che inevitabilmente si manifesta anche nell¡¯atteggiamento di alcuni bambini del quartiere. 

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05 gennaio 2024, 15:00