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Eugenio Bonanata - Città del Vaticano

Impossibile restare fermi a fronte di quello che sta succedendo a Roma. Monsignor Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma e ausiliario del settore Ovest, ribadisce in una intervista a Telepace quanto scritto in una nota diffusa in seguito all鈥檜ccisione di Rossella Nappini, accoltellata nell鈥檃ndrone della sua abitazione nella zona Trionfale lo scorso 5 settembre. 鈥淎bbiamo il dovere di denunciare con fermezza la gravità del fatto鈥�, dice. Ma avverte: 鈥淨uesto non basta鈥�.

No all'abitudine alla barbarie

Ricordando l鈥檕micidio a giugno scorso della giovane Michelle Causo nel quartiere Primavalle e altri gravi fatti accaduti recentemente a Roma, compresa l鈥檃ggressione ai danni di don Antonio Coluccia a Tor Bella Monaca, il presule sottolinea la necessità di agire dinnanzi a questo scenario. 鈥淣on possiamo fare l鈥檃bitudine alla barbarie鈥�, afferma. 鈥淟a vita è sacra鈥�. Sebbene 鈥渘essuno abbia la soluzione in tasca鈥�, tutti siamo interpellati, ciascuno dalla propria parte, scuola, famiglia, istituzioni. E anche la Chiesa, aggiunge, ha il dovere di alzare la voce e di intensificare la missione di formare le coscienze fondata sull鈥檃nnuncio del Vangelo. 鈥淏isogna saper coniugare il contenuto della fede con le sfide che abbiamo davanti鈥�, sostiene monsignor Reina. 鈥淒obbiamo stare davanti a Dio nella preghiera con gli occhi aperti sulla realtà. Questo pone innanzitutto a ciascuno la domanda: 鈥楥osa posso fare io?鈥�. Solo così si mette nella disponibilità a stare accanto al fratello e alla sorella che soffrono鈥�.

La Chiesa è accanto ai giovani 

Un messaggio a tutti i credenti, all鈥檌nsegna della misericordia e della conversione del cuore, che va oltre la regolare partecipazione ai sacramenti. Il processo non è affatto semplice. E soprattutto c鈥�è tanta sofferenza. Come quella che la mamma di Rossella ha manifestato a monsignor Reina quando nei giorni scorsi è andato a portarle conforto. 鈥楳e l鈥檋anno uccisa, me l鈥檋anno uccisa鈥�, ripeteva continuamente l鈥檃nziana donna. 鈥�È una forma di Vangelo non codificato, ma ugualmente prezioso鈥�, osserva il vicegerente. 鈥淎ttraverso quel grido di dolore, c鈥�è Dio che mi parla e che mi dice: 鈥楳a tu dove sei?鈥欌��. Vale lo stesso per il grido dei familiari e degli amici di Michelle e dei ragazzi che fanno uso di sostanze stupefacenti, abitudine molto più diffusa di quanto si pensi. 鈥淎 questi giovani dobbiamo saper rispondere non in modo giudicante, ma capendo cosa c鈥�è dietro quel disagio e qual è la forma di prossimità che possiamo assicurare鈥�. Anche questa è sinodalità, secondo il presule che parla del ruolo delle parrocchie, degli oratori e delle associazioni. 鈥淧er me è facile parlare da questa scrivania, ma se fossi in mezzo a loro l鈥檃nnuncio sarebbe più efficace. Ed è questo ciò che deve fare la Chiesa seguendo una delle espressioni più alte del cristianesimo, come il Vangelo di Giovanni che dice: 鈥榠l Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi鈥�.

La diocesi e la lotta alla droga

In mezzo, non fuori: una scelta di campo fondamentale per dialogare da vicino con i ragazzi e per spiegare loro, ad esempio, gli effetti permanenti legati all鈥檜so delle droghe, comprese quelle cosiddette 鈥榣eggere鈥� o 鈥榣egali鈥�. 鈥淓videnze scientifiche - avverte monsignor Reina - dimostrano che c鈥�è un鈥檃lterazione della percezione della realtà鈥�. Probabilmente c鈥�è un nesso con alcune circostanze che stiamo vivendo e che la ragione non riesce a spiegare. La diocesi di Roma ritiene necessario diffondere le informazioni 鈥榯ecniche鈥� sul consumo di sostanze. E, proprio per analizzare il fenomeno nel suo complesso, sta organizzando un incontro con esponenti di alto profilo del mondo della scuola, della medicina e del volontariato che si terrà a metà ottobre.