“Vogliamo unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile"
Pope
La terza edizione del Festival dell’Ecologia Integrale di Montefiascone (VT), che si è svolta dal 22 al 25 giugno 2023, ha approfondito il tema dell’acqua, declinato sui versi del Cantico delle Creature di San Francesco, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Il messaggio che Papa Francesco ha inviato ai partecipanti ha rappresentato per tutti noi lì convenuti un’autentica benedizione delle ragioni dell’iniziativa e del suo obiettivo di condividere, con un numero sempre più ampio di persone, una passione operosa per la “promozione della cura della Casa comune”.
Grati a Papa Francesco, desideriamo impegnarci a realizzare le sue indicazioni, consapevoli che la promozione dell’Ecologia Integrale, in forza della quale ci siamo sentiti convocati, rappresenta una singolare priorità per tutti e, in modo particolare, per chi è animato da un’ispirazione cristiana.
Vogliamo fare nostro quanto, citando la Laudato si’, il Papa ha scritto nel suo messaggio: “unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale”.
Ci proponiamo di proporre, con la massima apertura, i temi dell’Enciclica, affrontandoli in un’ottica di integrazione dei saperi plurali e di interrelazione con tutti gli abitanti del Creato.
I partecipanti al Festival desiderano offrire contenuti strategici e interdisciplinari per rendere decisivi gli obiettivi e coinvolgere sempre più persone, a partire dai giovani. Con rinnovato slancio il Festival, raccogliendo l’impegno di questi tre anni, intende offrirsi come significativo strumento di formazione e mezzo di comunicazione per tutti.
Consapevoli che “Dio ci ha benedetti con il dono della terra” – come scrive Papa Francesco – e che “l’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune”, non ci limitiamo ad esercizi astratti. Chiediamo a tutti coloro che hanno responsabilità, come anche a ciascuno, di trovare modo e tempo per azioni che rendano l’ambiente un luogo più vivibile promuovendo la giustizia sociale, in modo che ad ogni persona, specialmente ai più poveri, siano garantiti i diritti fondamentali, tra i quali il bene comune dell’acqua potabile, per tutte quelle necessità primordiali richiamate dalla Laudato si’.
Dai lavori del Festival è emersa pure la necessità di coniugare fra loro le dimensioni del trascendente e dell’immanente. Ciò rimanda a quel clamor cogitationis di agostiniana memoria, che sollecita ciascuno a rientrare nell’intimo della propria coscienza. A fronte di questo monito, la nostra risposta non potrà essere retorica.
Dal messaggio del Papa e dalle giornate del Festival siamo chiamati ad assicurare tutti gli sforzi “per garantire la protezione della casa che condividiamo”.
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