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Il governo del Nicaragua cancella lo status giuridico della Cáritas e chiude due università di ispirazione cristiana (AFP) Il governo del Nicaragua cancella lo status giuridico della Cáritas e chiude due università di ispirazione cristiana (AFP)

Nicaragua, chiusa l'Università Cattolica Giovanni Paolo II e soppressa la Caritas

L'Ateneo e l'organismo ecclesiale sono state sottoposte a restrizioni amministrative e legali da parte del governo

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In Nicaragua, le autorità hanno annullato la personalità giuridica della Caritas e confiscato due università di ispirazione cristiana, una delle quali appartenente all'episcopato nicaraguense. 

I centri di studio confiscati sono l'Universidad Juan Pablo II e l'Universidad Cristiana Autónoma de Nicaragua. Il Ministero dell'Interno ha ordinato a questi atenei di consegnare al Consiglio Nazionale delle Università le informazioni sugli studenti, le iscrizioni e i registri accademici. 

L'Universidad Juan Pablo II è un'istituzione della Conferenza episcopale del Nicaragua, che funziona come centro di istruzione superiore e offre formazione universitaria, universitaria e postuniversitaria. È stata fondata nel 1993 su iniziativa della Caritas.

Secondo la Gazzetta ufficiale, anche lo status giuridico di Caritas Nicaragua è stato cancellato: "Il 31 gennaio 2023, con l'atto 79 dell'Assemblea straordinaria dei membri di Caritas Nicaragua, questi hanno concordato lo scioglimento volontario e la liquidazione di tale organizzazione", si legge nel documento.  Dal 2019, la Caritas in Nicaragua non può più ricevere aiuti internazionali e svolgere il suo lavoro sociale e pastorale. 

 

Solo pochi giorni fa in un Rapporto l'Onu ha denunciato le continue violazioni dei diritti umani e la repressione delle libertà democratiche in Nicaragua: "La situazione dei diritti umani - si legge nel documento - ha continuato a deteriorarsi nei primi mesi del 2023” e “il governo sta commettendo diffuse violazioni dei diritti umani che costituiscono crimini contro l’umanità contro civili, politicamente motivati”.

Dalle Nazioni Unite la richiesta al governo Ortega di porre fine agli abusi e di rilasciare 37 persone "ancora arbitrariamente private della libertà" tra cui monsignor Rolando Álvarez, vescovo di Matagalpa, il cui stato di salute è sconosciuto. Il presule è stato condannato a 26 anni di carcere da un tribunale nicaraguense dopo essersi rifiutato di lasciare il Paese insieme ad altri sacerdoti e oppositori politici.

 

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08 marzo 2023, 16:01