Sinodo, a Praga comincia la tappa continentale europea
Antonella Palermo - Praga
Mentre dal suo Viaggio apostolico in Africa, Papa Francesco ricorda uno degli aspetti imprescindibili dell'agire sinodale - che il ruolo del vescovi non è cioè quello di funzionari del sacro, di manager o di capi tribù, bensì quello di pastori che si sporcano le mani in mezzo al popolo - qui a Praga si entra nell'operatività della tappa continentale europea del processo sinodale, ribadendo in sostanza proprio questo concetto cardine.
Le sette assemblee continentali
Il processo "Per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione, missione" (2021-2024) entra nel cuore delle diverse fasi in cui è stato concepito. Dopo la consultazione locale, che si è conclusa nell'estate scorsa, siamo nel vivo del secondo 'step', quello delle Assemblee Sinodali continentali: per l'Oceania, gli incontri prendono il via questa domenica 5 febbraio a Suva (Isole Fiji); analogamente accadrà per il Medio Oriente, dal 12 al 18 febbraio, a Beirut (Libano); per l'America del Nord dal 13 al 17 febbraio a Orlando (Florida); per l'Asia da 23 al 27 febbraio, a Bangkok (Thailandia); per l'Africa dal 1° al 6 marzo ad Addis Ababa (Etiopia); per l'America latina dal 17 al 23 marzo a Bogota (Colombia).
Duecento delegati da tutta l'Europa
Con la celebrazione della Messa, presieduta da monsignor Jan Graubner, arcivescovo di Praga nella chiesa dei Premonstratensi a Strahov, si apre stasera 5 febbraio nella capitale ceca l'Assemblea per l'Europa. La riunione, che prosegue fino al 12 febbraio e che peraltro cade nel ventesimo anniversario dell’esortazione postsinodale di San Giovanni Paolo II , si divide in due parti: una in cui circa 200 delegati (156 provenienti dalle 39 Conferenze Episcopali Europee, altri 44 invitati personalmente dal CCEE) si incontrano per delineare sfide e possibilità del Sinodo; e una seconda, dall'11 al 12 febbraio, in cui saranno solo i 39 presidenti a ritrovarsi per valutare ciò che sarà emerso dalle discussioni e per cominciare a definire una sintesi da inviare, entro marzo, alla Segreteria Generale del Sinodo, insieme a tutte le altre sintesi continentali. Dall'esame di questi sette Documenti Finali si stenderà l'Instrumentum laboris da ultimare entro giugno 2023.
Raccogliere il frutto del discernimento a livello locale
Lo strumento operativo per giungere a questa fase di dialogo tra le Chiese di una specifica regione, usato per capire come si realizza oggi il "camminare insieme", è stato il Documento di lavoro per la tappa continentale che raccoglie e restituisce a livello locale quanto il Popolo di Dio del mondo intero ha detto nel primo anno del Sinodo. Una guida accurata per permettere di approfondire il discernimento, basata su tre domande: quali intuizioni risuonano in modo più intenso; quali questioni dovrebbero essere affrontate nelle prossime fasi; quali priorità, temi ricorrenti e appelli all'azione potranno essere discussi nella Prima Sessione dell'Assemblea sinodale nell'ottobre 2023.
Delegazioni rappresentative della varietà del Popolo di Dio
Nella tappa continentale confluisce dunque il risultato del coinvolgimento di ciascun vescovo diocesano con la propria équipe sinodale. Assicurata la rappresentanza della varietà del Popolo di Dio: vescovi, presbiteri, diaconi, consacrate e consacrati, laici e laiche, con una particolare considerazione donne e giovani. Alla lista dei partecipanti in loco, si aggiungono circa 390 delegati on line. Della delegazione italiana fanno parte (in presenza): monsignor Antonio Mura, vescovo di Nuoro e Lanusei, monsignor Valentino Bulgarelli, suor Nicla Spezzati e Giuseppina De Simone. Si uniranno ai lavori, in streaming, altri dieci delegati: Paolo Verderame, Lucia Capuzzi, Gioele Anni, Chiara Griffini, Pierpaolo Triani, membri del Comitato nazionale del Cammino sinodale, e i teologi don Vito Mignozzi, don Francesco Zaccaria, Stefano Tarocchi, Livio Tonello, Fausto Arici.
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