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Fratel Alois a Rostock: la luce di Gesù non si spegne mai

Anche la luce tremolante di qualche candela di notte è più forte del male e della distruzione della guerra. Il priore della comunità di Taizé lo ha ricordato aprendo il 28 dicembre l’annuale incontro di preghiera, quest’anno in Germania. Nella sua meditazione, ha affrontato i punti critici dell’oggi e sottolineato il messaggio di speranza della fede

Mario Galgano – Città del Vaticano

Cristo viene nel mondo, questo è il cuore del messaggio natalizio. Fratel Alois si è rivolto così, mercoledì 28 dicembre, alle centinaia di giovani giunti in questi giorni a Rostock, città della Germania settentrionale, per l’annuale Incontro di fine anno. "Gesù è la luce del mondo che è minacciato ed è persino invisibile, ma nonostante ciò la sua luce non si spegne mai", sono state le sue parole.

Taizé e la Germania del nord-est

I legami tra la comunità di Taizé e la Germania nord-orientale esistono fin dagli anni '60, ha ricordato il priore, di origine tedesca. "I fratelli di Taizé sono venuti qui quando la cortina di ferro divideva ancora l'Europa. Le Chiese hanno avuto un ruolo decisivo nel porre fine a questa divisione dell'Europa", ha proseguito fratel Alois, e “subito dopo, molti giovani del Meclemburgo-Pomerania Anteriore sono venuti a Taizé". I cristiani nel nord-est della Repubblica federale sono una minoranza della società, ma non si sono mai ritirati in se stessi, anzi, “la situazione li ha incoraggiati a cercare il dialogo con tutti", ha commentato ancora fratel Alois, “solo insieme possiamo affrontare le sfide che abbiamo di fronte e costruire una società in cui si crei fiducia".

La preghiera con i giovani ucraini

Fratel Alois ha poi raccontato della sua sosta in Ucraina, cinque giorni prima di Natale, e della condivisione, a Kiev, della vita quotidiana con persone coraggiose. "Regolarmente, la sera o anche durante il giorno, le luci si spengono in interi quartieri. Ma questo non impedisce ai giovani di pregare insieme a lume di candela", è stato il racconto.
In Ucraina ci sono molti canti natalizi antichi e il priore ha approfondito uno di essi: "Asciugate le lacrime dai vostri occhi, perché il Figlio di Dio viene a salvare il mondo con il suo amore. La luce brilla nel cielo”, aggiungendo poi: "Sì, Cristo viene nel mondo. Viene anche nelle tenebre e nella notte. E nel buio più profondo, la sua luce sta già brillando. Ringraziamo i giovani ucraini per il loro coraggio e la loro perseveranza nella fede". 

I migranti mai dimenticati

Nel mondo di oggi ci sono molte persone con il cuore spezzato, ha continuato nella sua meditazione, con il pensiero rivolto ai migranti incontrati a Lampedusa a Natale dell'anno scorso. "La maggior parte di loro era arrivata sull'isola dopo una traversata pericolosa", ha ricordato e “alcuni sono stati salvati da situazioni di pericolo in mare”. "Non dimentichiamo inoltre – ha proseguito – la popolazione di Haiti che sta vivendo una situazione terribile. E preghiamo per i popoli del Medio Oriente. Recentemente ho parlato con una suora di Latakia, in Siria. Lei e le sue sorelle si prendono cura dei bambini del suo quartiere e danno un contributo importante al futuro del Paese". Queste donne e questi uomini, questi giovani, e talvolta anche bambini, avrebbero scelto la speranza di fronte alle avversità, "ricordiamoli nella preghiera e rendiamo grazie per la coraggiosa testimonianza che ci danno", ha concluso la meditazione il priore.

Il valore degli incontri

L'incontro di Rostock, il 45°, dal 28 dicembre 2002 al 1° gennaio 2023, prevede la partecipazione di migliaia di giovani adulti provenienti da tutta Europa. La maggior parte dei partecipanti ha un'età compresa tra i 18 e i 35 anni. Saranno ospitati da città e comunità della regione e alloggeranno presso privati per tutta la durata dell'incontro, che ha come parole d’ordine amicizia e fiducia. Le preghiere comuni nei diversi luoghi di accoglienza e nella HanseMesse Rostock-Schmarl, lo scambio tra i padroni di casa e i giovani visitatori, gli incontri reciproci e la condivisione delle rispettive vite, permettono di arricchire l'insieme e di creare una nuova comunanza durante i giorni dell'incontro, ha annunciato la comunità di Taizé.

 

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29 dicembre 2022, 12:21