A piedi per partecipare alla beatificazione di Papa Luciani
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
Affideranno le loro intenzioni ed i loro sogni a Papa Luciani i ragazzi veneti che sono arrivati in pellegrinaggio a Roma per partecipare alla beatificazione di domani in Piazza San Pietro. È don Riccardo Redigolo, del Patriarcato di Venezia, a tracciare un primo bilancio di questo cammino denominato “Beatoyou”. “Lascerà certamente un segno nella loro esperienza e anche nella mia come sacerdote”, dice appena arrivato con il gruppo, composto da una quarantina di giovani, presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, all’Olgiata, alle porte della capitale.
Una Chiesa in cammmino
“Una bella scommessa”, aggiunge don Roberto De Nardin della diocesi di Belluno-Feltre parlando dell’idea nata dai responsabili degli uffici di pastorale giovanile delle diocesi legate a Luciani. Tra queste c’è anche Vittorio Veneto, rappresentata da don Lorenzo Barbieri. “È il nostro sinodo”, afferma. “Penso sia un bellissimo esempio di cammino, di Chiese che fanno strada assieme, che si incontrano, che si conoscono e che pregano”. Facce stanche, ma gioiose quelle dei ragazzi, che, zaino in spalla, hanno faticato molto durante il cammino lungo la via Francigena. Il 31 agosto scorso sono arrivati dal Veneto fino a Nepi, nei pressi di Viterbo, in autobus. E poi, a piedi, hanno proseguito verso Roma percorrendo in totale 40 chilometri.
Alla scoperta di Papa Luciani
“Sono molto motivati per l’evento di domenica e danno un grande incoraggiamento alla Chiesa”, commenta il cardinale Beniamino Stella, postulatore della causa di canonizzazione di Papa Luciani. Il porporato ha accolto i ragazzi nel piazzale della parrocchia leggendo la lettera inedita scritta da Giovanni Paolo I alla vigilia del Conclave, resa nota da Pope. “Auguro – prosegue il cardinale – che possano portarsi a casa il ricordo di un’esperienza spirituale di giovinezza, ma anche di comunità e di vita cristiana vissuta all’ombra del nostro antico vescovo, Patriarca e poi Pontefice che ci ha insegnato l’umiltà, la carità, la fede e lo stare sempre in sintonia con il Vangelo e con Gesù”. I sacerdoti confermano che il pellegrinaggio sia servito ai giovani per scoprire alcuni tratti della figura di Luciani riferiti all’oggi: “sono colpiti soprattutto dal coraggio e dalla voglia di mettersi in gioco con il quale fin da piccolo ha affrontato le varie prove della vita”. Ma cosa direbbe il Papa Veneto a questi giovani? “Credo che si sentirebbe felice”, risponde il cardinale Stella. “I giovani, i seminaristi, i sacerdoti, erano un po’ il suo mondo: sapeva parlare loro della gioia del Vangelo, della bellezza, della vita cristiana. E oggi si sentirebbe consolato da questa bella presenza. Li vedo sorridenti questi ragazzi, sono felici. Nonostante la fatica – conclude – portano qui la speranza e la felicità di essere discepoli di Gesù e figli della Chiesa”.
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