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Il cardinale Matteo Zuppi (foto d'archivio) Il cardinale Matteo Zuppi (foto d'archivio) 

Zuppi a Matera: l'Eucaristia ci dà la forza per trasformare le armi in falci

Alla Messa inaugurale del Congresso Eucaristico Nazionale, il cardinale presidente della Cei invita le comunità a porre al loro centro l'Eucaristia che non è estranea dalla vita, ma è sole che illumina e dà forza alla Chiesa per essere madre di tutti. Siamo in mezzo ad una guerra che affama, dice, il pane eucaristico ci aiuta “a lavorare nel grande campo di questo nostro mondo" per costruire un futuro di fratellanza

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Ha preso il via ieri, a Matera, il Congresso Eucaristico Nazionale che si concluderà domenica prossima, 25 settembre, con la presenza di Papa Francesco. 180 le delegazioni provenienti dalle diocesi italiane e oltre 100 i vescovi. Tema del Congresso “Torniamo al gusto del pane · Per una Chiesa eucaristica e sinodale”. I lavori hanno avuto inizio, in serata, con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana. Nell'omelia il porporato ha parlato dell'Eucaristia come pane che dà sapore alla nostra vita e ci nutre, spingendoci dentro la vita di tutti i giorni e aiutandoci a dare da mangiare, a nostra volta, ai fratelli e alle sorelle a cominciare dai più poveri o soli.

Sempre in cammino per raggiungere tutti

“La Chiesa non può restare ferma. Non siamo chiamati per restare, ma per andare! E quando restiamo – magari con dotte discussioni e raffinate interpretazioni – finiamo per vivere per noi stessi, che è l’esatto contrario di quello che vuole Gesù”. Il cardinale Matteo Zuppi pone subito al centro della sua riflessione il mandato di Gesù alla sua Chiesa di raggiungere tutti “per proteggerli dalla solitudine, dalla povertà, dall’insignificanza, dalla violenza, dallo sfruttamento, qualunque esso sia”. E collega questa ‘uscita’ con il Congresso Eucaristico in corso che, dice, “è un segno per tutte le Chiese in Italia, che affrontano il Cammino sinodale” per ribadire che “se c’è Cristo al centro, camminiamo e troveremo i modi per farlo insieme”. Lui è il sole che con i suoi raggi ci illumina e ci riempie del suo amore e che “rende uniti quei tanti raggi che siamo noi”, facendoci una cosa sola.

L'Eucaristia: il pane che ci "insegna ad apparecchiare la carità"

Il cardinale Zuppi osserva che “siamo figli e fratelli tra noi e lo siamo se iniziamo a esserlo con quelli più piccoli”. Ma dobbiamo saper mettere in pratica l’amore: “Se non amiamo tutto diventa impossibile, pesante (…) se amiamo, forti dell’amore di Cristo, dare da mangiare ci fa essere sazi!”. Il presidente della Cei afferma che è l’Eucaristia il pane vivo che ci “insegna ad apparecchiare la carità”. Gesù nutre chi lo mangia con la sua presenza, ma, riferendosi ai poveri ha detto ai suoi discepoli: “date voi stessi da mangiare”. Il cardinale Zuppi prosegue: “Non pensare a te se avanza qualcosa; non interpretare, non discutere; dì invece qualche buona parola. Fatti carico tu e non da solo. Voi date da mangiare. Noi diamo da mangiare. Ecco dove si capisce la Chiesa sinodale. (…). Se viviamo questo e se cambiamo per vivere questo, troveremo le risposte necessarie per una Chiesa madre di tutti”.

Viviamo una guerra che toglie il pane e la speranza 

Riprendendo il tema del Congresso Eucaristico Nazionale a Matera “Torniamo al gusto del pane”, il porporato guarda a quello materiale che rimanda al corpo di Gesù fattosi nutrimento. “Oggi - afferma - viviamo una guerra in Europa che brucia i campi, che toglie il pane, creando fame. Fame nel senso stretto e fame di vita, di luce, di Speranza, di cose buone, di futuro. Torniamo al sapore del pane e di questo Pane. È personale, ma ci apre sempre al prossimo. È intimo, scende nel profondo del nostro io ma anche così comunitario, sacro che rende sacra la vita di tutti i giorni”.

Il pane genera la famiglia

Zuppi cita poi le parole di monsignor Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina: “perdendo di vista Dio, qualche volta con la pretesa di sostituirlo, stiamo perdendo di vista la nostra identità di uomini” per affermare che “chi si nutre di Cristo, non si estranea, ma entra nella vita”. L’invito del cardinale è di gustare il “sapore di amore pieno, di famiglia e di dono” dell’Eucaristia nelle comunità come avviene nelle case quando si condivide insieme il cibo. “L’Eucaristia genera e rigenera la famiglia di Dio - prosegue -. Non siamo estranei che condividono qualcosa: siamo dei figli che si nutrono dell’unico pane di vita”.

La Chiesa è una casa non un supermercato dove si è clienti

E parla della Chiesa come di una casa e non di una fabbrica o di un supermercato. “Non viviamo nella casa del Signore come fossimo degli estranei o dei client! Casa che richiede l’amore di tutti, cioè il servizio, cioè il ministero, fosse solo esserci. Il protagonismo non è 'fare' ma anzitutto essere, amare. Il mondo coltiva la divisione, l’odio, il pregiudizio, quello raffinato e quello tragicamente violento dell’odio etnico, quello della parola e quello delle armi nucleari”, al contrario, conclude il cardinale Zuppi, il pane-Eucaristia ci aiuta “a lavorare nel grande campo di questo nostro mondo perché le armi siano trasformate in falci, per farci costruire un mondo finalmente di ‘Fratelli tutti’”.

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23 settembre 2022, 11:32