“Casa Hogarâ€, un luogo sicuro per il futuro delle ragazze colombiane del Chocó
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
L’istruzione è una preziosa ed efficace via d’uscita dal degrado e dalla miseria. È questa la premessa che ha portato alla nascita di Casa Hogar Deutschland, una iniziativa di cooperazione allo sviluppo fondata in Germania e impegnata in Colombia per promuovere in particolare la formazione delle donne. Nel dipartimento di Chocó, un territorio ricco di risorse minerarie ma tra i più poveri del Paese latinoamericano, promuove programmi di educazione per fare in modo che le ragazze possano studiare in un luogo sicuro.
La storia di Casa Hogar
In questa regione colombiana, nel nord ovest al confine con Panama, sono purtroppo molte le donne colpite dalle piaghe dello sfruttamento e della prostituzione. La storia di Casa Hogar è legata al viaggio di un giovane medico di Bonn, Theodor Rüber, che nel 2015 si reca in Colombia per svolgere un periodo di pratica in un ospedale della regione del Chocó. Vede con i suoi occhi i volti più drammatici della miseria, tra cui quello di una bambina di otto anni che chiede l’elemosina e gli offre il suo corpo in cambio di denaro. Il giovane, duramente segnato da quello che vede, vuole porre degli argini contro la miseria e il degrado. Contatta il vescovo della diocesi di Istmina-Tadó, all’epoca monsignor Julio García, che ha un sogno: costruire una casa dove le ragazze possano vivere e studiare in un ambiente protetto. Quando torna in Germania, Theodor Rüber condivide questo sogno con i suoi amici. Grazie ai primi fondi raccolti, viene lanciato il progetto di “Casa Hogarâ€.
Dalla parte delle persone più vulnerabili
In una intervista, rilasciata nel 2017 a Pope, Theodor Rüber si sofferma sulle criticità del dipartimento di Chocó. E ricorda che il progetto di “Casa Hogar†è nato per dare delle risposte, in particolare, alle sofferenze di tante ragazze: per cercare di realizzare i loro sogni, attraverso lo studio, in una terra segnata dai drammi della violenza, della povertà, dei conflitti armati e del narcotraffico.
Chocó: dilagano violenza e povertà
È sempre più grave e complessa la crisi umanitaria che si registra nel dipartimento del Chocó. Il conflitto interno colombiano, si è intensificato nell'ultimo anno: sono circa 73.900 sfollati nel 2021, con un aumento del 181% rispetto al 2020. Queste cifre, riportate il 14 febbraio dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), indicano che la situazione più critica è stata vissuta nella regione del Pacifico. A Chocó, Cauca e Nariño - i dipartimenti più colpiti - si concentrano oltre il 75% delle emergenze dovute a massicci sfollamenti e confinamenti. La maggior parte degli sfollati non dispone delle risorse necessarie per soddisfare i propri bisogni: protezione, alloggi temporanei, cibo, servizi sanitari, istruzione e accesso all'acqua potabile.
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