Bassetti compie 80 anni, “la vita è più bella se vissuta per gli altri"
Pope
“Ringrazio il Signore per avermi concesso di tagliare questo traguardo, circondato dall’amore di tutte quelle persone che Egli ha voluto mettere sulla mia strada”. Così in un messaggio il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, ha voluto ringraziare per i tanti messaggi ricevuti in occasione del suo 80.mo compleanno.
Una vocazione fatta di incontri e testimoni
“In questi anni ho sperimentato la bellezza dell’incontro e del camminare insieme. Anche se a volte non sono mancate le fatiche, ho sempre cercato di incarnare la tenerezza e di vivere il mio servizio – da sacerdote, da rettore del Seminario, da Vescovo e poi da Presidente della Cei – come un dono”. Bassetti ricorda i preti delle “povere contrade dell’Appennino tosco-emiliano” che sono stati per lui esempio di ascolto e di aiuto, “un grande esempio di fede e di abnegazione”. “La vocazione, del resto, è fatta di incontri, contatti, parole, sguardi, rimproveri, sorrisi, è fatta soprattutto da qualcuno che quella vocazione l’ha accolta e vissuta”. “Un prete presuppone sempre un altro prete: è così che il Signore ti fa capire quello che vuole da te. Ciascuno di noi – scrive il cardinale - è un piccolo tassello chiamato a ricomporre quel mosaico che è il volto di Cristo nella storia”.
La preghiera per i sacerdoti
Il porporato dedica, in questo particolare giorno, il suo pensiero e la sua preghiera ai sacerdoti “perché possano trovare, come è accaduto a me, testimoni autentici del Vangelo da cui trarre ispirazione e forza, e per i giovani, perché non abbiano paura di scegliere: la vita è più bella se vissuta con gli altri e per gli altri”. Infine ricorda chi vive le sofferenze per “una guerra folle, grondante di morte, dolore e sofferenza, il cui spettro aleggia terribilmente su tutto il mondo”. “Chiediamo a Maria, Regina della Pace, di far germogliare nei cuori dei responsabili delle Nazioni propositi di fratellanza e di unione”.
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