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Tiziana Campisi 鈥� Città del Vaticano

C鈥檈rano il custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, il patriarca greco-ortodosso, Teophilo III, e il gran sacrestano del Patriarcato Armeno Sevan Gharibian, in rappresentanza del patriarca Nourhan Manougian, questa mattina alla cerimonia di avvio del progetto per la conservazione e il restauro del pavimento della Basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme. I lavori, dopo gli interventi all鈥橢dicola della Tomba di Cristo realizzati circa 6 anni fa dal Patriarcato Greco-Ortodosso, sono a carico della Custodia di Terra Santa che si avvale della cooperazione dell鈥橴niversità La Sapienza di Roma, del Centro per la Conservazione e Restauro 鈥淟a Venaria Reale鈥�, del Politecnico di Milano e delle ditte Manens di Padova e IG Ingegneria Geotecnica di Torino. Una breve liturgia si è svolta davanti all鈥橢dicola della Tomba, con tre preghiere in greco, latino e armeno, riferisce la Custodia di Terra Santa, quindi ha preso la parola Teophilo III che ha ricordato l鈥檈sperienza del restauro precedente, esprimendo entusiasmo per la prosecuzione dei lavori.

La collaborazione delle comunità cristiane per i restauri del Santo Sepolcro

鈥淚l restauro dell鈥橢dicola è segno di speranza per il mondo - ha detto il patriarca greco-ortodosso -. Siamo profondamente grati a tutti gli esperti che hanno reso possibile tutto questo e siamo convinti che ciò porterà a un鈥檕ttima realizzazione del progetto di restauro della Rotonda dell鈥橝nastasis, iniziato anni fa, e del resto della pavimentazione della Basilica鈥�. Il custode di Terra Santa, nel suo discorso, ha spiegato che la pandemia ha rallentato i progetti sul Santo Sepolcro, ma che adesso, in questo contesto storico, 鈥渓a cooperazione ai lavori di restauro assume un significato diverso, perché questo è il luogo in cui Gesù diventa pietra angolare della Chiesa鈥�. Anche l鈥檃rcivescovo Gharibian ha sottolineando l鈥檌mportanza della collaborazione fra le diverse comunità cristiane per i restauri, poi i rappresentanti delle tre comunità e gli enti coinvolti si sono spostati verso il corridoio antistante la sacrestia dei Francescani per il sollevamento della prima pietra della pavimentazione dalla quale inizieranno i lavori, che includono, tra l鈥檃ltro, eventuali interventi di messa in sicurezza dell鈥橢dicola, oltre che un鈥檃ttenzione agli impianti elettrici, idrici, meccanici, speciali, antincendio.

Gli scavi archeologici proseguiranno per oltre due anni

Gli interventi avviati questa mattina prevedono uno scavo archeologico particolarmente complesso, che richiederà oltre due anni e mezzo. 鈥淟鈥檃ttività dei ricercatori del nostro ateneo in uno dei luoghi più sacri per i cristiani e di grandissima importanza storico-artistica è motivo di orgoglio - ha affermato il rettore de La Sapienza Antonella Polimeni - e conferma il primato dell'università a livello internazionale anche in ambito umanistico鈥�. Per le attività archeologiche, coordinate da Francesca Romana Stasolla del Dipartimento di Scienze dell鈥橝ntichità, è stata costituita un鈥檈quipe interdisciplinare composta da archeologi del Dipartimento di Scienze dell鈥橝ntichità, da storici e storici dell鈥檃rte del Dipartimento di Storia, Religioni, Antropologia, Arte, Spettacolo, da ingegneri del Dipartimento di Ingegneria Meccanica ed Aerospaziale, psicologi del Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione. Nel 2019 la Custodia di Terra Santa, aveva affidato al Dipartimento di Scienze dell鈥橝ntichità le ricerche archeologiche connesse con il progetto di restauro del pavimento della Basilica. È stato creato un database sulla Basilica e la sua storia, sono state studiate soluzioni per rendere più efficace e veloce la documentazione dei manufatti e sono state portate a termine missioni a Gerusalemme di coordinamento e di predisposizione per le attività archeologiche, per le quali il Dipartimento ha ottenuto una licenza di scavo da parte delle autorità israeliane.