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Anna Poce- Città del Vaticano 

In una lettera datata 17 gennaio e indirizzata a partner e donatori, la Commissione diocesana sociale e dello sviluppo di Adigrat ha lanciato un disperato appello, in seguito al blocco degli aiuti umanitari - cui si aggiunge il blocco dei servizi, dei trasporti, dell鈥檈nergia elettrica e della comunicazione - che ha portato carestia, malnutrizione, morte per malattia di bambini, anziani e malati cronici nella regione del Tigray. La guerra ha privato il popolo dei diritti fondamentali dell鈥檜omo, ha sottolineato la diocesi, invocando sostegno, dialogo e la creazione di corridoi umanitari che allevino le sofferenze della popolazione.

Secondo il rapporto del World Food Programme delle Nazioni Unite, nove milioni di persone, dopo 15 mesi di conflitto, che ha impedito la circolazione della quasi totalità degli aiuti umanitari e del materiale salva vita, hanno bisogno di assistenza alimentare umanitaria nelle tre regioni del nord 鈥� Tigray, Amhara e Afar - interessate dai combattimenti. L鈥檜fficio sanitario della regione autonoma settentrionale etiope afferma, infatti, che almeno 5.000 persone sono morte per malnutrizione e mancanza di cure da luglio a ottobre 2021, compresi più di 350 bambini. Quasi il 40% dei tigrini, secondo il WFP, soffre di 鈥渆strema mancanza di cibo鈥� e l鈥�83% ha problemi di sicurezza alimentare.

Testimonianze drammatiche dalle zone di conflitto

Secondo quanto riportato all鈥橝genzia Fides da testimoni oculari inoltre 鈥渄a quando è iniziato il conflitto nella regione etiope del Tigray non si sa più nulla di alcune parrocchie dell鈥橢parchia di Adigrat. Si sa che soldati stranieri ne hanno attaccate parecchie鈥�. La fonte anonima invita la gente ad ascoltare il pianto della popolazione colpita. 鈥淚l vescovo dell鈥檈parchia di Adigrat 鈥� afferma - sta piangendo, le persone sono traumatizzate. Lasciate che abbiano cibo. Non armi. Perché il mondo rimane così tranquillo? Perché in questo mondo di grande abbondanza le persone stanno morendo di fame? Il cibo c鈥�è ma è bloccato. Per quale motivo? Tutti devono sapere che il Tigray è sotto shock, che i bambini stanno morendo e il mondo sta a guardare鈥�. Continua parlando di una regione letteralmente distrutta nelle sue infrastrutture, scuole, chiese, monasteri, moschee, cimiteri e parte del patrimonio culturale. Secondo quanto riferito, 鈥渁l momento il 90% delle strutture sanitarie sono andate distrutte. Dall鈥檌nizio del conflitto nessuno percepisce più uno stipendio in Tigray. Tutti quelli che lavoravano per il governo non hanno più un salario鈥�. Nei villaggi 鈥� viene spiegato - si può raccogliere legna e acqua, ma nelle città 鈥渂isogna comprare tutto, pagare l鈥檃ffitto, sfamare la propria famiglia. Come si fa dopo 1 anno e mezzo senza reddito? Gli aiuti umanitari sarebbero pronti ma il conflitto in corso non lo consente. Hanno gettato la gente nel panico.鈥� Tutti sono convinti, dunque, che la cosa più importante sarebbe ora 鈥渓鈥檃pertura di corridoi umanitari per aiutare la popolazione civile鈥�, perché 鈥渋l blocco totale sta uccidendo tantissima gente innocente. Si parla di migliaia di bambini, in particolare, morti di malnutrizione鈥�.

La testimonianza continua, sottolineando che 鈥渁d un certo punto questa guerra dovrà finire e la cosa più difficile sarà la ripresa dell鈥檈ssere umano, di migliaia di giovani senza futuro. L鈥檌mpatto di questa guerra è troppo grande e il problema resterà negli anni. Secondo gli esperti ne risentiranno per 2 o 3 generazioni perché sono traumi troppo profondi. Per far tornare la società alla normalità è urgente e necessario agire a partire già da adesso, non aspettare e trovarsi pronti una volta che la guerra sarà finita 鈥� conclude -. Occorre fare un piano strategico per assistere la società traumatizzata. È necessario ma, allo stesso tempo, servono interventi salvavita nell鈥檌mmediato鈥�.