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Il momento della consacrazione eucaristica durante la messa nel GSP Stadium di Nicosia Il momento della consacrazione eucaristica durante la messa nel GSP Stadium di Nicosia

Pizzaballa e Sfeir: grati a Dio per visita del Papa

La gioia e la calorosa accoglienza al Papa da parte di Cipro sono risuonate durante la messa allo Stadio Neo GSP di Nicosia nei saluti del Patriarca dei Latini di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, presidente dell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa e dell’arcivescovo di Cipro dei Maroniti, monsignor Salim Sfeir

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

E’ una preghiera di lode e ringraziamento al Signore e alla Madre di Dio, il saluto nelle varie lingue, che al termine della messa celebrata nel grande Pancyprian Gymnastic Association Stadium di Nicosia, l’arcivescovo di Cipro dei Maroniti, monsignor Salim Sfeir rivolge a Francesco nelle cui parole, dice, “è risuonata la voce del Buon Pastore”: 

Gli esclusi della società

“Sia resa lode a Te, Padre che, attraverso papa Francesco, sei venuto personalmente a chinarti sui più poveri, gli immigrati e tutti quelli che si sentono esclusi dalla società, per ravvivare in loro la Tua presenza”. “Grazie per il Tuo amore incondizionato per ciascuno di noi. Grazie perché ci concedi di essere responsabili gli uni degli altri”.

Cipro e il Vangelo che supera le frontiere

All’inizio della celebrazione eucaristica è stato il cardinale Pierbattista Pizzaballa ad esprimere la gioia per la presenza di Francesco in terra cipriota, da sempre un luogo cruciale,  “di incontro, dialogo e accoglienza della Buona Notizia, di superamento delle frontiere etniche, culturali e religiose”, in cui “si inaugura l’annuncio del Vangelo ai pagani” travalicando “ogni frontiera culturale e religiosa” fino “alle periferie del mondo antico”.

In Cristo è abbattuto ogni muro

Le attuali ferite dell’Europa e del Medio Oriente: divisioni politiche, militari e religiose, ha auspicato il porporato, “non diventino pretesto per fermare l’annuncio”. Il pensiero è andato al muro di divisione che attraversa la capitale Nicosia. Segno di incoraggiamento e speranza, ha rilevato, è la grande amicizia con la Chiesa Ortodossa di Cipro. “Insieme – ha detto il Patriarca -   guardiamo a Cristo, che ha abbattuto il muro di separazione”.

Da Venere alla Caritas

“Cipro – è stato l’auspicio del cardinale - “possa diventare per le altre Chiese modello di unità e armonia, di incontro e sincera amicizia: e dalle onde del Mediterraneo bagnato dal sangue, possa ora nascere non più Venere, come credevano i pagani, ma la vera Caritas, il vero Amore, che sulla Croce ci ha resi tutti fratelli”.

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03 dicembre 2021, 11:00