蜜桃交友

Francesca Sabatinelli e Gabriella Ceraso 鈥� Città del Vaticano

È un forte desiderio che si concretizza quello di Francesco di andare in Grecia, sulle orme dell鈥檃postolo Paolo, che aveva iniziato a prendere forma già il 18 novembre del 2020, dopo aver ricevuto l鈥檌nvito formale dal presidente della Grecia, Katerina Sakellaropoulou. Questo viaggio porta il Papa per la seconda volta in terra greca, la prima fu nell鈥檃prile del 2016, quando si recò per poche ore sull鈥檌sola di Lesbo dove, assieme al Patriarca Ecumenico Bartolomeo, e all鈥檃rcivescovo ortodosso di Atene e di tutta la Grecia, Ieronymos, aveva visitato il campo di Moria per abbracciare i profughi in fuga da guerra e violenza, una visita come disse lui stesso ai protagonisti 鈥渄ella catastrofe umanitaria più grande dopo la seconda guerra mondiale鈥�, a chi 鈥渘on è un numero ma un volto, un nome e una storia鈥�.

Monsignor Kontidis, arcivescovo di Atene 

Forse la situazione a Lesbo non è come quella di allora, spiega monsignor Theodoros Kontidis, arcivescovo di Atene, 鈥渋n quel momento c鈥檈ra una pressione enorme sulle frontiere鈥� e ora non sembra più che sia così forte, ma la questione resta, e così sarà anche per i prossimi anni, aggiunge, quindi 鈥渇orse il Papa vuole far vedere e risvegliare la sensibilità, non solo della Grecia, ma anche della comunità internazionale su questa realtà. Dobbiamo sempre occuparci di questo, non è che possiamo trattarla con distanza e né dimenticarla鈥�.

La gioia dell鈥檃ttesa in Grecia

L鈥檃ttesa dei fedeli greci è forte, perché il Papa permette loro di sentirsi 鈥渋n collegamento con la Chiesa universale鈥�, perché attraverso la sua persona è vivo il 鈥渟entimento di appartenenza alla Chiesa di Cristo鈥�. La fratellanza universale che Francesco esprime, aggiunge l鈥檃rcivescovo, è ancora più importante perché rappresenta l鈥檜nità in un Paese come la Grecia che rappresenta 鈥渓a sintesi di diverse comunità鈥�. Kontidis conclude sottolineando la 鈥渇amiliarità dell鈥檕pinione pubblica con Francesco, conosciuto e apprezzato per la sua attività, la sua presenza e la sua testimonianza nel mondo鈥�. 

Monsignor Sfeir, arcivescovo di Cipro dei maroniti

Il viaggio di dicembre porterà Francesco anche nella repubblica Greco-Cipriota, un鈥檌sola da tempo nei pensieri del Papa, divisa dal 1974 tra le due comunità quella greco-cipriota, membro dell鈥橴e e quella turco-cipriota. Fu all鈥橝ngelus del 30 agosto del 2020 che Francesco ne parlò, quando espresse 鈥渓鈥檌ncoraggiamento della Santa Sede ai negoziati per la riunificazione di Cipro, che incrementerebbero la cooperazione regionale, favorendo la stabilità di tutta l鈥檃rea mediterranea". "Siamo tutti contenti perché questa visita sarà una visita di speranza, di fede 鈥� racconta così la sua gioia di accogliere il Papa, monsignor Salim Sfeir , arcivescovo di Cipro dei maroniti 鈥�, sarà il seguito della visita di Papa Benedetto (4-6 giugno 2010 ndr) che allora disse che Cipro è un鈥� isola che può giocare un ruolo particolare nel promuovere il dialogo e la cooperazione鈥�.

L鈥檌mpegno del Papa per le periferie

Cipro, dunque, come terra di pace e di dialogo, spiega ancora monsignor Sfeir, una terra che racconta ancora 鈥渓鈥檌mpegno pastorale del Papa per raggiungere le periferie,鈥� e che questa volta si concretizza attraverso il 鈥渧iaggio apostolico nella terra dell鈥檃postolo Barnaba鈥�. E se si vuole riflettere su quale sia l鈥檃mbito di questo viaggio, Sfeir lo chiarisce con il motto della visita: Consolaci nella fede. L鈥檃ugurio è che quindi questa visita possa mostrare la realtà cipriota al Papa, un momento in cui, conclude l鈥檃rcivescovo, potrà incontrare i cristiani, perché 鈥渟empre la visita del Papa è una visita di pace, di dialogo, una visita importante per tutti鈥�.