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Basilica di San Giovanni in Laterano, Roma Basilica di San Giovanni in Laterano, Roma 

Giampaolo Mollo, venerdì si apre la causa di beatificazione

Padre di famiglia e diacono permanente della diocesi di Roma frequentava la parrocchia dell’Assunzione di Maria Santissima. Negli anni ‘70 inizia un cammino di fede che lo porta a spendersi per gli altri e a fondare una nuova comunità del Rinnovamento Carismatico Cattolico

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Sarà aperta venerdì a mezzogiorno, a Roma, nella Sala della Conciliazione del Palazzo Apostolico Lateranense, la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione di Giampaolo Mollo che prevede l’inchiesta sulla vita, le virtù eroiche e la fama di santità. Il rito sarà presieduto da monsignor Gianpiero Palmieri, vicegerente, nominato vescovo della diocesi di Ascoli Piceno, delegato dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Sposato e padre di due figli, Giampaolo Mollo è stato diacono permanente della diocesi di Roma e tra i fondatori della Comunità Gesù Risorto del Rinnovamento Carismatico Cattolico. “Oltre che essere stato un padre spirituale per la sua comunità e un padre di famiglia, si è messo al servizio di tutta la diocesi con la scelta del diaconato - sottolinea il postulatore della causa Paolo Vilotta -. Mollo si è distinto anche negli ultimi otto anni della sua vita, durante i quali ha sofferto di una malattia gravissima. Seppure quasi immobilizzato, ha continuato a manifestare sempre la sua fede, ad essere presente. Era instancabile, era lui a confortare gli altri durante la malattia”.

La testimonianza dell’abbandono totale alla volontà di Dio

Nato a Roma il 5 novembre 1941, Mollo lavorava in banca ed era sindacalista. Nel 1976, nella parrocchia dell’Assunzione di Maria Santissima, al Quadraro, ha conosciuto la comunità carismatica e in tale contesto ha cominciato un cammino di conversione e ha maturato in seguito la vocazione al diaconato. È stato ordinato all’età di 45 anni, il 22 novembre 1986 e l’anno successivo, insieme alla moglie e ad altre due coppie di coniugi e con la benedizione dell’allora cardinale vicario di Roma Ugo Poletti, ha fondato la Comunità Gesù Risorto nella quale si è speso senza riserve. Colpito nel 1991 da mieloma multiplo, ha affrontato la malattia con coraggio e fede offrendo un’autentica testimonianza di abbandono alla volontà di Dio. Pregava giorno e notte offrendo la sua sofferenza per la Chiesa e per tutte le persone che si rivolgevano a lui e raccontava di sentire la presenza di Dio nei momenti più bui. Si è spento il 1° settembre del 1998 e al suo funerale, due giorni dopo, hanno preso parte centinaia di persone. Da allora, da ogni parte del mondo dove è presente la comunità Gesù Risorto, sono arrivate testimonianze di grazie ricevute per sua intercessione. 

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03 novembre 2021, 14:24