Portogallo, concluso il XV Corso sul Messaggio di Fatima
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
In questi tempi di pandemia e post-pandemia, mentre i ritmi della vita sono ancora segnati da molta incertezza e sfiducia nei confronti del futuro, Fatima continua ad essere un segno di speranza. È il pensiero di suor Angela Coelho, della Congregazione dell’Alleanza Santa Maria, direttrice della Fondazione Francesco e Giacinta Marto e vicepostulatrice per la Causa di canonizzazione di suor Lucia, che ha guidato la 15.ma edizione del Corso sul Messaggio di Fatima, sul tema “Il trionfo dell'amore nei drammi della storiaâ€, che si è concluso domenica al Centro Pastorale Paolo VI. Per la religiosa “le difficoltà che abbiamo vissuto nell’ultimo anno possono essere illuminate dal messaggio che la Madonna ha portatoâ€, poiché tutto ciò che ha chiesto e mostrato dà un senso alla vita e dandovi la possibilità di un più ampio orizzonte. Obiettivo della proposta formativa era far conoscere, in modo completo e articolato, il Messaggio di Fatima nella prospettiva del suo significato di speranza per tutta l’umanità, esponendo gli elementi fondamentali delle apparizioni alla Cova da Iria, spiegandone sistematicamente i diversi aspetti tematici, sia dal punto di vista teologico che in un rapporto dialogico con questioni specifiche della vita cristiana.
I temi del corso
Oltre 300 i partecipanti al Corso iniziato il 12 novembre con una sessione dedicata al quadro teologico delle apparizioni, con un approfondimento sul significato delle mariofanie. Sono stati sviluppati, poi, l’importanza e il significato permanente di Fatima, e sono state presentate relazioni sugli eventi e i protagonisti di Fatima, la centralità e il volto trinitario di Dio nel Messaggio di Fatima e l’importanza dell’adorazione eucaristica come invito ad un atteggiamento di oblazione. Nel corso dei lavori c’è stato spazio, poi, per riflettere su Maria come intercessore ed espressione della presenza materna di Dio, sulla recita del Rosario e sul Cuore Immacolato di Maria come espressione della compassione di Dio per il mondo. È stata pure affrontata la pedagogia del segreto e il passaggio dalla paura alla speranza, e ancora si è parlato della riparazione come invito a partecipare all’azione salvifica di Dio e della consacrazione come consegna e accettazione.
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