Convivere con i poveri come Ges¨´. L¡¯esempio di padre J¨²lio Lancellotti
Mateus Lino, Brasile *
"Conviviamo con la popolazione che vive per strada a San Paolo, oggi sono più di 30.000 persone: è in aumento il numero di donne e bambini. È una situazione, come la chiama Papa Francesco, di scarto per la popolazione e in particolare per i poveri, il cui ultimo posto è la strada e finiscono per sopravvivere nelle vie della cittࡱ. Con queste parole, padre Júlio Lancellotti fornisce una radiografia del disagio sociale vissuto nella più grande città del Brasile, dove si trova e lavora per combattere la fame. Coordinatore della Pastorale della strada, a 72 anni la sua missione è quella di essere testimone di una "Chiesa in uscita", proprio come chiede il Pontefice.
La routine di padre Júlio
Indossando un camice bianco e un grembiule di Santa Dulce dei Poveri, di cui è devoto, padre Júlio racconta che la missione con i più poveri dei poveri a San Paolo è entrata nella sua vita quando era bambino. A quel tempo, seguiva il lavoro di suo padre, che collaborava al servizio sociale per i minori. Júlio giocava con gli altri bambini: "ho sempre vissuto con loro e
sono sempre stato colpito dalla violenza verso i poveri", dice il sacerdote.
Ogni giorno, davanti alla sua parrocchia dedicata a San Michele Arcangelo, nel quartiere di Mooca, padre Júlio esce con un carrello pieno di cibo e mascherine. Le ruote sono già consumate ed è difficile portarlo. Ma il prete ci riesce, perché porta sulle spalle uno scopo di vita che realizza quotidianamente al ¡°Centro São Martinho¡±, a due isolati dalla chiesa. Lì, 500 senzatetto fanno colazione: per molti è l'unico pasto della giornata.
Le persone che aspettano recitano le loro preghiere e ringraziano di cuore il sacerdote. In ogni momento, padre Júlio si occupa di quella gente che lo guarda con occhi pieni di
speranza. Ben nutrita e con il conforto delle donazioni, lascia il ¡°Centro São Martinho¡± per affrontare un altro giorno sulla strada.
Donazioni quotidiane ai poveri
Tornando alla parrocchia, padre Júlio distribuisce le ultime pagnotte rimaste sul carrello. È il momento di separare le tante donazioni che arrivano quotidianamente e in ogni momento: sono cibo, vestiti e prodotti per l'igiene personale. La separazione è fatta a più mani. I volontari lavorano in modo che, in poco tempo, tutto sia pronto per essere distribuito nell¡¯intera San Paolo. Victor Ângelo, un volontario, commenta il ruolo sociale del sacerdote nella città: "ho visto persone ottenere una casa, documenti e lasciare le strade. Il prete fa molto, si occupa dell'assistenza sociale per queste persone".
Dare voce ai poveri e ai vulnerabili
Secondo lo stesso padre Júlio, è necessario promuovere la cultura dell'incontro, tanto incoraggiata dal Papa, invece di continuare a scartare le persone per strada. Ed è proprio questo il servizio svolto dalla Pastorale della strada di San Paolo, come esorta Francesco nella , dando voce ai poveri e ai vulnerabili.
La telefonata del Papa
"Convivere. Vivere insieme a loro, celebrare con loro, costruire con loro. Fare il pane con loro e mangiare il pane insieme", dice padre Júlio: questa è stata l'indicazione più importante ricevuta dal Pontefice, quando il sacerdote è stato sorpreso da una telefonata il 10 ottobre 2020. Dall¡¯altra parte, c¡¯era Papa Francesco in persona, che lo contattava direttamente per incoraggiare il suo lavoro con i poveri in Brasile.
"Parlare al telefono con Papa Francesco - racconta - è stato un momento molto emozionante, molto bello, di grande entusiasmo. Ciò che cambia forse ora è la visibilità, perché la gente viene a sapere e sa che Papa Francesco chiama chi sta affrontando una sfida, una difficoltà o quando vuole trasmettere un messaggio importante. Quello che ha trasmesso a me è: ¡®prendetevi cura dei poveri, state insieme a loro¡¯. E quello che mi ha detto: 'conviva con i poveri come Gesù'".
*Hanno collaborato: Társila Elbert e Andressa Collet
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