La carezza di Francesco ai genitori di Taranto
Amedeo Lomonaco â Città del Vaticano
Una carezza ai genitori di Taranto, a quelle mamme e quei papà âche hanno pianto o piangono per la morte e la sofferenza dei propri figliâ. La voce del Papa raggiunge a sorpresa le famiglie della città pugliese e tutto il pubblico presente allâapertura della 49ma Settimana sociale dei cattolici italiani, dedicato a âIl pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. Tutto è connessoâ.
Il pianeta chiede una conversione
Un inaspettato, quello inviato di Francesco, ad una platea che, in questi giorni, rifletterà sul futuro del pianeta che speriamo che, spiega il Papa, âesige soprattutto una conversione che apra alla speranza. Il Pianeta che speriamo chiede, al tempo stesso, audacia e voglia di riscatto. Il Pianeta che speriamo grida già sin dâora stili di vita rinnovati, in cui ambiente, lavoro e futuro non siano in contrapposizione tra loro, ma in piena armonia. Non bisogna mai dimenticare che tutto è connesso".
I giovani, custodi del Creato
Francesco si rivolge quindi ai giovani per investirli di un importante incarico: âInsegnateci a custodire il creato! Siete il presente, siete lâoggi del Pianeta, non sentitevi mai ai margini dei progetti o delle riflessioni. I vostri sogni devono essere i sogni di tutti, e sullâambiente avete tanto da insegnareâ.
Bassetti, a Taranto la Chiesa dialoga con il mondo
âQuesto appuntamento è, senza dubbio, lâespressione di una Chiesa che si apre e dialoga con il mondo. E lo facciamo ritrovandoci qui a Taranto, una città portuale sorta in un luogo storicamente strategico di quel bacino del Mediterraneo che rappresenta, non solo il cuore pulsante della nostra civiltà, ma anche il mare della triplice famiglia di Abramo. Il mare, cioè, in cui si affacciano tre diversi mondi religiosi e culturali â ebrei, cristiani e islamici â che possono vivere in pace, come auspicava Giorgio La Piraâ. Con queste parole il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha introdotto i lavori della 49.ma settimana Sociale dei cattolici italiani, che si è aperta con la lettura del messaggio di Papa Francesco.
Serve una visione profetica
Durante il suo intervento, il cardinale Bassetti ha posto una domanda: quale significato assume, nel XXI secolo, la volontà di promuovere la giustizia civile e sociale? âInnanzitutto â ha sottolineato - significa difendere e valorizzare, in ogni latitudine e in ogni circostanza, il valore incalpestabile della dignità umana. La persona umana non si può sfruttare, non si può mercificare e non si può uccidere. Nessuna ragione economica può legittimare qualsiasi forma di schiavitù fisica o morale di un uomo, di una donna o di un bambino. Sono profondamento amareggiato e deluso per i troppi incidenti che avvengono nellâambito del lavoroâ. âIn secondo luogo â ha aggiunto il presidente della Cei - promuovere la giustizia civile e sociale assume oggi un significato ulteriore: quello proposto nella Laudato siâ e che ci esorta a sviluppare e a promuovere unâecologia integraleâ. La pandemia, ha poi ricordato il cardinale Bassetti, ha lasciato âunâeredità purtroppo durissima e incalcolabile nelle nazioni più povereâ. Unâeredità âben visibile nei Paesi più sviluppati, come lâItaliaâ. âPenso ai tanti nostri cari morti, alle sofferenze di moltissime famiglie, alla difficile situazione economica di molte aziende e, infine, al drammatico bilancio in termini di frustrazione sociale. Le immagini delle proteste e dei disordini di piazza in alcune città italiane mi hanno colpito profondamente. Câè un malessere sociale che cova nelle viscere della nostra società e che riemerge ogni volta che câè una crisi umanitaria: in precedenza, erano i migranti; oggi la pandemiaâ.
Occorre un balzo in avanti
Volgendo lo sguardo verso il futuro, il cardinale Bassetti ha sottolineato un'urgenza: "occorre âun balzo in avantiâ. Serve âuno sguardo lungo sulle sorti dellâEuropa e dellâItaliaâ. âServe una profezia sullâItaliaâ. âÈ necessaria - ha spiegato il presidente della Cei - una voce alta e autorevole che sappia leggere i segni dei tempi: ovvero sappia comprendere e interpretare questo scorcio di XXI secoloâ. âLâItalia e lâEuropa rischiano di trovarsi in una grande terra di mezzo, che a lungo andare rischia di essere una terra di periferia. Una terra di vecchi, caratterizzata da un gelido inverno demografico, da uno sviluppo economico sempre più asfittico e, infine, una terra che sta abbandonando, neppure troppo lentamente, il cristianesimoâ. Il porporato ha auspicato che i giovani siano "i nuovi protagonisti". "Quei giovani, però, che sono veramente persone libere: ovvero, che non si lasciano sedurre dalle vecchie ideologie del Novecento e che non rimangano abbagliati dai nuovi demagoghi. Lâepoca dei pifferai magici è passata e non deve tornare più".
Santoro: Taranto è lâemblema delle sfide di tutto il pianeta
Monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, presidente del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, ha poi sottolineato che âlâinedita emergenza sanitaria, tuttâora in corsoâ ha imposto âuna visione diversaâ, âuno sguardo articolato, più responsabile e maturoâ. âTaranto . ha sottolineato - è un sito emblematico in cui si gioca una partita che, fatte le dovute proporzioni si gioca tutto il Pianeta. Come vorrei che da qui noi dessimo un segnale di apertura che racconti un futuro possibile: qui la speranza è precaria come il lavoro, qui lâinquinamento ha intossicato le coscienze prima ancora che lâaria, la terra e il mareâ. âQuando ho letto la Laudato Siâ per la prima volta - ha aggiunto - ho avuto la netta percezione che le parole del Santo Padre fossero state scritte ognuna per questa mia amata terra, che Egli conoscesse bene la sua storiaâ.âPapa Francesco, ha osservato monsignor Santoro, ci ha chiaramente indicato la strada illustrandoci con lâenciclica Laudato Siâ il concetto di âecologia integraleâ che è un invito a una visione globale della vita, a partire dalla convinzione che tutto nel mondo è connessoâ. âIl clima di incertezza sfianca anche la speranza più ostinata e ora abbiamo unâultima opportunità con i fondi del Next Generation Ue e del Recovery Plan: restiamo insieme, uniti, facciamo fronte comune perché il nostro territorio possa finalmente risollevarsiâ. La bussola per affrontare le sfide, ha sottolineato infine lâarcivescovo di Taranto, ci è data dalla âquando parla di sguardo contemplativo ed ecologia integrale e dalla quando indica una urgenza fondamentale per lâumanità nel passaggio dallâio al noi, presentandoci lâicona del Buon Samaritanoâ.
Matterella: occorre investire sulle persone
Nel messaggio per la 49.ma Settimana Sociale dei cattolici italiani, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella sottolinea che âla pandemia è stata ed è tuttora una prova molto duraâ. âHa evidenziato i nostri limiti e le contraddizioni del modello di società che abbiamo costruito. Al tempo stesso ha messo in luce il senso profondo di una comunità di destino come la nostra, restituendo valore alle cose che hanno valore. Lâegocentrismo è uscito sconfitto da una vicenda in cui la solidarietà si è affermata come chiave per affrontare e risolvere i problemi, per sostenere lo sviluppo pieno della personalità umana, a partire dalla difesa della vitaâ. âQuesto insegnamento â si legge nel messaggio del presidente Mattarella - ha uno straordinario valore per la rinascita che auspichiamo. Ci spinge a valutare in modo appropriato la portata negativa delle diseguaglianze, a comprendere quanto gravemente incida il degrado ambientale sul nostro presente e sul nostro futuro, a contrastare ogni tendenza allâesclusione perché dove le opportunità sono appannaggio di cerchie ristrette, è tutto il Paese a soffrireâ. âLo sviluppo - scrive infine Mattarella - deve comprendere un contrasto effettivo a ogni forma di povertà, una riconciliazione con lâambiente, una innovazione orientata al benessere umano e al rafforzamento del capitale sociale. Occorre investire sulle personeâ.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui