L'arcivescovo di Monaco: la visita di Parolin, un impulso alla missione della Chiesa
Delphine Allaire - Principato di Monaco
"Un evento molto importante per dare incoraggiamento a proseguire il processo di conversione ed evangelizzazione". Così monsignor Dominique-Marie David, arcivescovo del Principato di Monaco, commenta la visita, conclusa oggi, del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nella città Stato. L'occasione è stata il 40esimo anniversario dell’elevazione della Diocesi di Monaco al rango di Arcidiocesi, avvenuta il 30 luglio 1981, con la Bolla Apostolica haec di San Giovanni Paolo II, in seguito alla firma del relativo Accordo tra Santa Sede e Principato di Monaco.
Da allora, a Monaco la religione cattolica è la religione di Stato. Proprio questa "situazione speciale", secondo monsignor David, offre alla Chiesa una maggiore responsabilità a "prendere parte alla vita della Chiesa e dello Stato": "È la nostra missione qui a Monaco", dice a Pope.
Collaborare alla costruzione della vita quotidiana
"È molto importante per me - afferma l'arcivescovo - trovare nella visita del cardinale, l’opportunità per dare un significato più profondo a questa situazione: essere aperti a una chiamata, trovare una porta da aprire per l’evangelizzazione qui. La visita di Parolin è un messaggio di Papa Francesco a essere fedeli alla nostra missione di essere, con Cristo, un segno della misericordia e della presenza di Dio. Allora, la prima conseguenza è la necessità di essere attenti ai bisogni di tutti e di collaborare alla costruzione della vita quotidiana". Per il futuro, aggiunge il presule, "dobbiamo essere attenti perché è possibile che avremo sfide un po’ più delicate, ma in generale proviamo a lavorare insieme in un ambiente di fiducia".
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