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Mosaico absidale di San Giovanni in Laterano (credits J.Rosikon) Mosaico absidale di San Giovanni in Laterano (credits J.Rosikon)

Veglia di Pasqua, il Vicario del Papa battezza sei catecumeni

Dopo due anni si celebreranno di nuovo i Sacramenti dell’iniziazione cristiana degli adulti nella notte di Pasqua. Lo scorso anno furono celebrati nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, il 29 giugno

Emanuela Campanile  - Città del Vaticano

Sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis a presiedere i riti della Settimana Santa nella basilica di San Giovanni in Laterano.

A due anni dall'inizio della Pandemia

Nella Veglia Pasquale, che si terrà nella cattedrale di Roma, il cardinale De Donatis battezzarà tre donne e tre uomini: un momento significativo, anche perché dopo due anni si celebreranno di nuovo i Sacramenti dell’iniziazione cristiana degli adulti. Lo scorso anno furono celebrati nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, il 29 giugno.

I sei catecumeni

Le sei persone che riceveranno il Sacramento del Battesimo arrivano dall'Europa e oltre Oceano. Due appartengono alla Missione Cattolica Latino Americana a Roma; uno - di origine albaense -  si è formato nel Centro Vocazioni della diocesi con don Fabio Rosini. Poi, ci sono due sorelle che provengono dalla Guinea e si sono formate presso i padri salesiani nella parrocchia del Sacro Cuore a Castro Pretori. L'ultimo è un ragazzo romano della parrocchia di San Nicola di Bari. Tutti e sei, come anche altri catecumeni che saranno battezzati nelle parrocchie di provenienza, hanno affrontato le difficoltà e le restrizioni imposte dalla pandemia. "Per tanti loro il tempo della preparazione ai Sacramenti è stato molto difficile", sottolineano don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma, e suor Pina Ester De Prisco, responsabile diocesana per il Servizio del catecumenato. "Alcuni hanno perso il lavoro; altri hanno vissuto profondamente la solitudine, non avendo una famiglia qui in Italia; altri hanno avuto momenti di scoraggiamento rispetto alla scelta intrapresa, ma sono andati avanti e ci hanno spesso comunicato di aver sentito fortemente la vicinanza del Signore Gesù, che li ha condotti fin qui. È da sottolineare - concludono i due responsabili -  come in questo tempo il lavoro e la creatività dei parroci e dei catechisti siano stati ammirevoli: sono riusciti a trovare modi e tempi per continuare le catechesi». 

Il calendario delle celebrazioni

Il primo aprile, Giovedì Santo, celebrerà la Messa in Coena Domini alle ore 18, e, il giorno successivo, Venerdì Santo, alla stessa ora, presiederà invece la celebrazione della Passione del Signore. Ancora, sabato 3 aprile, alle ore 19, presiederà la Veglia di Pasqua. Inoltre la mattina del Giovedì Santo, alle ore 10, nella basilica di San Pietro, concelebra la Messa Crismale presieduta dal Santo Padre. Come è noto, in accordo con le misure di contenimento della pandemia, i fedeli sono invitati a partecipare ai riti della Settimana Santa nella parrocchia di appartenenza o comunque in una chiesa vicina alla propria abitazione.

I collegamenti televisivi e via web

Per quanti saranno impossibilitati a recarsi fisicamente alle celebrazioni, è possibile seguire le diverse liturgie di Papa Francesco su Vatican Media, Pope, Tv2000 (canale 28) e su Telepace (canale 73 e 214; 515 di Sky) – nonché sulla pagina Facebook di Pope e della diocesi di Roma.

Come prepararsi al Triduo

Dal sito della Diocesi di Roma è possibile scariche sette schede, dedicate al Giovedì Santo, al Venerdì Santo, al Sabato Santo, ai defunti della settimana, alla preparazione alla veglia, alla colazione pasquale, alla benedizione della mensa di Pasqua. Sono pensate per le famiglie della diocesi, e anche per coinvolgere i bambini. Previsti, come di consueto, gesti concreti da accompagnare alla preghiera: la Bibbia aperta, una candela accesa. "L’itinerario celebrativo che viviamo in parrocchia - spiega il direttore dell’Ufficio liturgico padre Giuseppe Midil - è favorito e raggiunge maggiori frutti spirituali se viene preparato da una preghiera domestica e continua dopo a risuonare anche tra le mura domestiche in un tempo di contemplazione orante, secondo l’antica tradizione mistagogica, di iniziazione al mistero".

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29 marzo 2021, 18:21